Ventura: "Appena si riaccende la macchina da gol Toni, la Fiorentina riprenderà a correre"
Una stagione da giocatore nel Catania tristemente ultimo in classifica '70-'71 ma Giampiero Ventura conserva splendidi ricordi della sua avventura sotto l'Etna, che segnò anche il suo esordio nella massima serie e ancora adesso quando parla del colori rossoblu si emoziona.
Cosa la lega a Catania?
"L'emozione dell'esordio in serie A, il primo spogliatoio di una certa importanza, un anno difficilissimo dal punto di vista sportivo, ma che mi ha insegnato molto, se non tutto, di ciò che mi sarebbe capitato dopo. Iniziammo l'anno ultimi in classifica e non ci schiodammo di lì mai. Era una squadra giovane, senza esperienza ma ricca di gente talentuosa. La gente ci seguiva con affetto e ci sostenne incessantemente come solo il pubblico siciliano sa fare".
Contento dunque per il ritorno in serie A del Catania?
"Felicissimo perché quando realtà e piazze così passionali sono nell'Olimpo del calcio, io tifo sempre per loro. Del resto ho scelto come allenatore di guidare squadre come Cagliari, Udinese e Napoli in cui si vive il calcio al 100%, provando a dire la propria sempre e comunque, nonostante la grossa differenza economica con le big del calcio".
Le piace la squadra di Marino vista in queste prime giornate?
"La rosa è costituita dall'ossatura della scorsa stagione con l'aggiunta di pochi ma azzeccati innesti. Mi viene da pensare a Stovini, con cui ogni attaccante della serie a dovrà confrontarsi, Falsini che assicura la copertura di tutta la fascia o Corona, uno che ci voleva poco a capire avrebbe fatto i suoi gol anche in A. Ma a me piacciono molto anche giocatori dal cognome non altisonante come Caserta e Baiocco".
Che Fiorentina ha visto in queste prime giornate?
"Una squadra imprigionata nelle sue difficoltà psicologiche dovute alla penalizzazione ma soprattutto un gruppo a cui sono mancati i gol di Toni. Ho visto la partita contro l'Udinese e mi è sembrata una squadra eccellente, soprattutto dopo i primi 20 minuti. Ha pagato caro un errore difensivo ma ha prodotto una mole di gioco incredibile. Appena si rimetterà in moto la macchina da gol là davanti, la penalizzazione sarà un ricordo".
Che partita si aspetta fra Fiorentina e Catania questo pomeriggio?
"Vedendo le difficoltà nel vincere il match contro il Parma, mi aspetto un'altra partita difficile per la squadra di Prandelli. La vera differenza la possono fare i tifosi della Fiorentina che, come ha chiesto il loro tecnico devono stare, al fianco della squadra. Spesso sono la città e la piazza a fare la differenza nella lotta per la salvezza: il loro apporto è determinante soprattutto nelle partite in casa. Mi aspetto tanto da Jorgensen che ho avuto il piacere di allenare, che comunque gioca in un ruolo non suo, e da Liverani che è un fuoriclasse nel suo ruolo. Questa Fiorentina ha bisogno di tempo, e anche se la penalizzazione non consente pause, Prandelli è l'uomo giusto al posto giusto. Il Catania? Non farà fatica ha salvarsi, perché ha un gioco e una grande piazza alle sue spalle".