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Vieri lascia perchè depresso

Vieri lascia perchè depresso
giovedì 20 luglio 2006, 14:002006
di Ilario Imparato
fonte Corriere.it

Christian Vieri è pronto all'addio. Deluso, amareggiato, depresso. Ma anche con un dolore al ginocchio che non vuol passare. L'attaccante, che non è partito per il ritiro di Moena con la Sampdoria, è deciso a gettare la spugna. I dirigenti della Sampdoria, a cominciare dal presidente Garrone e dall'amministratore delegato, Marotta, stanno lavorando per indurre l'attaccante a cambiare idea e a ripartire, ma i margini per un ripensamento sono minimi. Il 7 luglio, il venerdì della presentazione a Genova, due giorni prima della finale mondiale, Vieri era stato chiaro: «Ero sicuro che l'Italia avrebbe fatto bene; io invece sono qui sto rosicando; sono felice per i miei compagni, ma soffro, perché avevo sempre fatto parte del gruppo e stavo riuscendo ad andare al Mondiale. Poi mi sono infortunato al menisco con il Monaco ed è stata la fine». La lucida analisi fatta da Vieri è diventata invece lo specchio di una fase di depressione profonda, che sta inducendo l'attaccante a lasciare, dopo un anno nel quale gli era successo di tutto. L'idea di un'Italia campione senza di lui, che era stato un uomo fondamentale nelle due precedenti edizioni del Mondiale, lo ha spinto a coltivare l'idea di chiudere con il calcio giocato a 33 anni appena compiuti (12 luglio).

A Francia '98 e in Giappone e Corea, quattro anni fa, era stato il trascinatore azzurro, ma prima aveva dovuto arrendersi ai rigori contro la squadra di Zidane, poi era uscito di scena contro la Corea, in un'edizione rovinata dagli arbitri(e da Moreno). Lo sconforto lo ha preso, ripensando anche ai due scudetti persi all'ultima giornata con la Lazio ('99) e con l'Inter (2002) e tutto quanto aveva fatto per essere presente in Germania. Dodici mesi fa, in cerca di una maglia sicura, aveva lasciato l'Inter per il Milan, perché aveva capito che in nerazzurro non c'era più posto per lui; a gennaio, si era trasferito al Monaco, con Guidolin, perché consapevole che Lippi lo avrebbe portato in Germania soltanto se avesse giocato. L'infortunio al menisco (26 marzo a Parigi) e il successivo intervento chirurgico a Pavia (9 maggio) lo hanno messo fuori causa. Sembrava che il passaggio alla Samp, tredicesima squadra della sua carriera (Prato, Torino, Pisa, Ravenna, Venezia, Atalanta, Juve, Lazio, Inter e Milan, più Atletico Madrid e Monaco), il club che aveva lanciato il padre, Bob potesse riaccendere l'entusiasmo di Vieri. Invece l'ultimo contrattempo fisico (un problema muscolare) lo ha indotto a dire basta. Per sempre?