Adriano, carte false per il Milan
Non posso negarlo. Tuttomercatoweb.com è un prezioso compagno di viaggio per chi fa mercato. E anche per chi parla o scrive di mercato. Quindi, anche per me. Adesso poi si è ristrutturato, completato, la cornice è nuova di zecca, i pareri autorevoli, le notizie sempre puntuali, la raccolta di voci ricca e completa da ogni parte del mondo. Mi è stato chiesto di intervenire: l'ho fatto e lo farò con piacere perché conosco gli affamati di mercato, sono come me, vivono di sogni e illusioni, giusto allora che insieme si cominci questo percorso che ci accompagnerà alla riapertura di Gennaio. Tutti mi chiedono: cosa faranno le grandi? L'Inter cerca un centrocampista, difficile possa prenderlo già ora, quelli che piacciono a Mancini (Diego, Diarra, Rosicky, Mancini della Roma e il gioiellino francese Menez) sono incedibili fino a giugno e prenderne uno qualsiasi tanto per prenderlo non fa parte della nuova filosofia nerazzurra. Molto comunque dipenderà dal futuro di Adriano: mi dicono stia facendo di tutto per andare al Milan, che chiami quasi ogni giorno Moratti pregandolo di lasciarlo passare al rossonero perché senza Milano non ci può stare ma pure con Mancini non ci può stare, non ci vuole stare più.
Moratti però non ci sente, ha dato mandato a Branca di sentire il Real (proponendo uno scambio con Diarra), l'Arsenal (operazione Rosicky), le altre inglesi che lo volevano quest'estate, ma finora le uniche richieste concrete sono arrivate dalle brasiliane nostalgiche dell'Imperatore. La Juve? A Gennaio nulla farà, anzi qualcosa farà: mettere sotto contratto lo svedese Mellberg dell'Aston Villa, difensore che può già vincolarsi perché il suo contratto è prossimo alla scadenza. Altro parametro zero quindi, come Grygera e Salihamidzic, i cosiddetti usati sicuri. Il Milan aspetta la sentenza giapponese e soprattutto un segnale dal Barcellona per Zambrotta, la Roma invece aspetta una chiamata dall'Inter per Mancini. Se e quando suonerà il telefono, partirà un'altra telenovela stile Chivu. E in fondo è quello che piace di più.
A noi e voi, mercato-dipendenti.