Arrigo Sacchi: "Con Firenze Mutu ha dato una prova di maturità"
I tifosi dopo la partenza di Luca Toni hanno trovato una nuova bandiera, Adrian Mutu, ed il giocatore li sta ripagando con grande affetto e con grandi prestazioni. Ma Mutu non è sempre stato così, nella sua carriera ha attraversato anche periodi negativi. Firenzeviola.it ha contattato Arrigo Sacchi, che è stato direttore sportivo ai tempi in cui Mutu militava nel Parma, cioè nella stagione 2002-2003. Sacchi, che campionato può fare la Fiorentina? "La Fiorentina può fare un campionato di alto livello, non dobbiamo scordarci che senza penalizzazioni già da due anni avrebbe raggiunto la Champions League. La squadra viola è una gran bella realtà, e se farà un campionato ad altissimo livello sarà perché ha una società lungimirante che porta avanti un'intelligente politica dei giovani ed un allenatore con straordinarie qualità professionali ed umane. Anche la Fiorentina, come la Roma e come tante altre squadre italiane, deve migliorare in difesa, non stare lì ad aspettare ma aggredire e ripartire". Mutu è diventato una vera e propria bandiera? "Mutu è un grandissimo talento. Dio gli ha dato grandi doti, ma lui le ha sapute utilizzare solo tardi, dopo che è maturato come uomo, anche se a Parma con me ha fatto veramente bene. Era arrivato secondo nella classifica dei cannonieri. In ogni caso Mutu resta uno dei più bravi giocatori del panorama calcistico italiano. Il suo destino ora dipende solo da lui". Rispetto a Parma è maturato? "A Parma, ripeto, fece benissimo. Vi posso confessare che a lui personalmente avevo fatto un contratto particolare, una parte fissa ed una variabile. Ma la variabile non era sul suo rendimento da giocatore ma da uomo, sui suoi comportamenti fuori dal capo. Posso dire che a fine anno con grande gioia gli detti la parte variabile" Ma poi ha attraversato un periodo negativo... "Andando a Londra ha perso il suo equilibrio, che per fortuna ora sembra aver ritrovato". Il Real Madrid ha offerto venti milioni di euro, ma Mutu ha giurato fedeltà ai colori viola, ci crede? "Anche questo dimostra la sua grande maturità. A Parma subito dopo il primo anno volle andare via. Ma ora per fortuna ha capito che non contano solo i soldi, i soldi non sono tutto nella vita.
Anche se a Firenze magari può prendere uno stipendio inferiore non c'è altra città che lo può ripagare con l'afffetto dei tifosi come Firenze. Alla Fiorentina ha trovato la sua dimensione ideale. E' seguito, sta giocando bene, ha trovato il posto giusto per sè e per la sua famiglia: ci sono tante componenti che hanno portato a questa scelta che reputo opportuna". Ha trovato anche Prandelli che lei ha avuto a Parma... "Complimenti a Prandelli. Io a Parma lo persi perché ci sapeva fare molto bene con i giocatori giovani. Cercavo un insegnante, che facesse maturare i ragazzi. In quel periodo oltre a Mutu, avevamo diversi giovani quali Adriano, Bonera , Barone" Quindi condivide la politica dei giovani di Corvino? "Condivido completamente, una società lungimirante che sta portando avanti con pazienza una politica che la pagherà tra qualche tempo". Se dovesse dare un consiglio per il calciomercato di gennaio? "A Corvino non do nessun suggerimento. Ha grandi idee" Intanto la Fiorentina continua la sua marcia in Uefa... "Essere in Uefa è un onore, ma è anche un aggravio per le società di calcio. Già con la Juventus si è vista una Fiorentina diversa, carente di energie. Purtroppo le competizioni europee le definisco il Robin Hood dell'era moderna, che ti portano via punti al campionato" L'obbiettivo di quest'anno non può essere quindi la Champions... "Questo non è detto. Bisognerà vedere come la squadra saprà reagire tra competizioni europea e campionato, se saprà trovare la sua dimensione" Intanto si parte con il Villareal... Buona squadra che sta facendo molto bene nel campionato spagnolo. Giocherà Rossi un vero peccato, lo avrei preferito vedere giocare nella Fiorentina. Ma purtroppo quest'anno abbiamo perso diversi giocatori del nostro patrimonio calcistico".