Bologna, il ds Salvatori fa il punto sul mercato

A pochi giorni dall'apertura ufficiale del mercato di gennaio, il direttore sportivo Fabrizio Salvatori fa il punto della situazione.
"In questa fase si valutano le varie ipotesi, ma fino al 4 gennaio non si può ufficializzare nulla. Non c'è quindi niente di nuovo: i nomi che si leggono sui giornali corrispondono pressappoco alla verità, ma non c'è fretta né bisogno di accelerare i tempi. Tra l'altro, parlando in generale, anche se si trova l'accordo con una società, può succedere che il giocatore preferisca aspettare occasioni migliori e intanto le cose si muovano. È il caso del Vicenza e del Grosseto, che ora sono andati su Zampagna e Graffiedi e potrebbero temporeggiare di più per Danilevicius".
È possibile che ci siano novità già nella prossima partita, col Mantova il 12 gennaio?
"Potrebbe anche essere ma, siccome sono realista, credo non sia semplice. Non devi mettere d'accordo tra loro solo due persone ma due presidenti, due direttori sportivi, due allenatori, il giocatore e il procuratore: tante persone che tirano l'acqua proprio mulino. È sempre stato così".
Quante operazioni pensate di portare a termine, in entrata?
"La priorità è per un attaccante che presenti caratteristiche diverse da quelli che abbiamo: uno che lavori per la squadra, allungandola e aiutando in fase difensiva. Chi per un motivo e chi per un altro, Cipriano e Danilevicius sono quelli che dovrebbero partire: sin qui hanno trovato poco spazio e ne troveranno ancor meno se arriverà un altro attaccante".
Bucchi avrebbe le caratteristiche dell'attaccante che cercate...
"Non è detto che riusciamo ad arrivare a tutto quanto quello che cerchiamo. Bucchi si può muovere solo in prestito: un'operazione diversa, considerando quanto sborsò il Napoli per averlo, richiederebbe cifre molto grosse. Comunque, il Bucchi di Modena o anche quello che avevo a Perugia è un attaccante che sa sacrificarsi, poi questo a volte dipende anche dal modulo con cui scendi in campo o dalla categoria in cui giochi. A noi serve una punta che possa giocare anche da sola, là davanti, considerando che, tra squalifiche e infortuni, si potrebbe presentare questa esigenza: Bucchi può farlo. E va sottolineato che tra febbraio e marzo giocheremo undici partite: saranno mesi significativi, in vista del rush finale, e avere un organico abbastanza valido in attacco potrebbe far fare il salto di qualità. Arrivare al termine di quel periodo con un certo vantaggio sulla terza in classifica sarebbe una buona cosa".
In questo momento, Bucchi quanto è vicino al Bologna da uno a cento?
"Come posso dirlo? Potrebbe essere a 1 come a 99: dipende da tante situazioni. Può succedere pure che cambino idea gli altri o che subentri un'altra richiesta più gradita al giocatore".
Ma Bucchi avrebbe voglia di venire qua?
"Sì. Già l'anno scorso voleva venire da noi. Del resto, chi non verrebbe in una piazza come quella di Bologna?".
State seguendo anche Martinetti e Bogdani?
"Martinetti è uno di quelli che seguivamo quest'estate prima di prendere Adailton, ma come caratteristiche corrisponde a ciò che cerchiamo. Bogdani è un altro attaccante che si muoverà a gennaio".
Non si rischia di andare a prendere un attaccante un po' troppo simile a Marazzina?
"Dipende da chi arriva. Comunque, Dio ci conservi Marazzina, ma se dovesse mancare per qualche ragione ci serve un'alternativa, se vogliamo puntare a vincere. Pensando che Danilevicius e Cipriani vadano via, non possiamo rimanere solo con Fava e Marazzina come punte naturali: se giochi con due punte, come spesso ci capita, ne servono tre".
Arrigoni, quindi, le ha fatto capire di voler scendere in campo con le due punte? Non pensava di cambiare atteggiamento tattico?
"Spesso, sin qui, ha giocato con due punte. Siamo primi anche perché il modulo ha funzionato: perché dovremmo per forza cambiare? È poi vero che un allenatore è bravo anche perché sa cambiare modulo e non dare punti di riferimento agli avversari".
Cosa accadrebbe se Danilevicius non trovasse una sistemazione a lui gradita?
"Io penso che ognuno aspiri ad essere protagonista e lui, come sottolinea lo stesso Arrigoni, qui ha giocato poco ed ha tutte le ragioni dalla sua parte. In cuor suo, penso che voglia cambiare maglia per dimostrare che il Bologna è stata una parentesi negativa per colpe non sue. A volte, i giocatori cambiando aria si rigenerano: succede spesso".
Il fatto che in vista di tre scontri diretti, con Mantova, Pisa e Rimini, sarete senza Bombardini e Di Gennaro, vi spinge a stringere per arrivare ad un attaccante?
"In realtà, siamo primi in classifica e con le squadre più forti della categoria noi abbiamo sempre fatto la nostra parte, quindi non sono portato a pensare che questa volta vada male. Poi il periodo brutto lo attraversano tutti e sarebbe un peccato che ci capitasse proprio in un periodo di scontri diretti, ma ci penserò eventualmente quando dovesse succedere. Se c'è uno che vuole accelerare i tempi, questo è il Presidente Cazzola: siamo proprio io e Arrigoni che gli diciamo di pazientare, non vorrei fare in fretta per prendere un giocatore e poi pentirmene. Tra l'altro, Di Gennaro, se i tempi saranno rispettati, potrebbe anche saltare solo la partita col Mantova".
Però un calo il Bologna l'ha già accusato, nelle ultime partite prima della sosta...
"Abbiamo perso solo due partite: magari da qui alla fine riuscissimo a perderne solo altre due. La squadra è da promuovere a pieni voti, tutti quanti".
Cercate anche un difensore?
"No, non lo prendiamo. Magari alla fine del mercato, se succede qualcosa, potremmo cambiare idea, ma per ora non cerchiamo difensori".
E a centrocampo ci saranno movimenti?
"Adesso la priorità è per l'attacco. Se capiterà l'occasione, potremmo completare la rosa con un altro centrocampista centrale, non un esterno".