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Calcio in polvere... bianca

Calcio in polvere... bianca
lunedì 12 marzo 2007, 20:332007
di Ilario Imparato
fonte Ansa

All'inizio si disse che la vicenda di Maradona era solo 'la punta dell'iceberg'. Ora ecco la positivita' di Caglioni, portiere del Messina, che arriva dopo dopo 20 giorni quella di Flachi. Il calcio sembra essere in cima ad una enorme duna di polvere bianca e a niente vale lo stupore dell'ambiente messinese per l'inaspettata tegola sul giovane portiere. A scorrere l'elenco dei calciatori 'pizzicati' dall' antidoping negli ultimi 20 anni per coca e' come leggere un album delle figurine: in testa c'e' lui, El Pibe de Oro che per la polvere bianca rovino' la sua carriera tra Napoli e Argentina, ma poi Caniggia, Carnevale, Pagotto, Mutu, Padalino, Pato Aguilera, Veron, Giuliano Giuliani, Paolo Ziliani, Michele Padovano. Coinvolti piu' o meno tutti dal consumo o detenzione di coca, qualcuno e' stato anche in galera. Ma le cronache ricordano anche storie tristissime come quella di Bertolotti, del Brescia, che alla fine si suicido', o Bergamaschi ex Inter piuttosto che Jonathan Bachini, positivo due volte e infine radiato. Fu sfiorato dai sospetti anche Gianluca Vialli, al centro di uno scambio per uso personale con Caricola, secondo gli atti di un'inchiesta su Padovano. ''Mai fatto uso di cocaina'', tuono' l'ex centravanti Juve attraverso il suo avvocato. In Italia la cocaina non ha risparmiato nessun settore dello sport, come del resto in tutto il mondo. Dal tiro con l'arco (Giorgio Stella), alla pallavolo (Cau, Spoleto A2) per finire al rugby (Pagni: Livorno e Porta: Capitolina) e al ciclismo con Mattia Gavazzi e Gilberto Simoni o il ciclocrossista Pontoni, la 'neve' e' arrivata ovunque. Anche al tiro con la fune, per un atleta della societa' Scorze'. Tanta, tantissima cocaina ovunque.

In serie C negli ultimi anni sono piu' di 20 i calciatori trovati positivi a metaboliti di coca: dal Cuneo, al Castel di Sangro, dal Sorrento al Pergocrema, passando per Teramo, AlbinoLeffe, Lodigiani, S.Marino... E di coca nello sport ne naviga tantissima in tutto il mondo. Fecero scalpore le squalifiche di Wilander e Nowicky nel tennis, del cubano Sotomayor nell'atletica, del cavaliere canadese Eric Lanaze, del saltatore con gli sci austriaco Goldberger, il ciclista Museeuw, l'asso del rugby inglese Dallaglio, persino un giovanissimo Frankie Dettori fu conquistato dalla droga dei vip. Il triste primato spetta sempre al calcio pero': detto gia' di Maradona e Caniggia, altri argentini illustri furono trovati positivi. Tarantini e Sergio Batista campioni del mondo 1986, gli inglesi Paul Merson, Robbie Fowler e Gascoigne, l'australiano del Chelsea Mark Bosnich, il nazionale colombiano Perez, quello uruguayano Correa. Fowler addirittura per schernire le accuse dopo un gol fece finta di 'annusare' una linea del campo, tutta bianca come una striscia di coca... Confesso' l'uso di sostanza anche il tecnico tedesco Daumm, il brasiliano Junior Baiano, Higuita, il greco Kaklamanos che giocava nello Standard Liegi. La cocaina dilaga ovunque, ma dopo il calcio calcio, spetta pero' ai pugili la palma dei piu' coinvolti. Non solo Tyson, ma anche Jerry Quarry, Frank Bruno, Michael Nunn, Edwin Rosario, Machi Camacho, Whitaker... tutti campioni del mondo.