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Carlo Nesti: "Gli artigli della lupa"

Carlo Nesti: "Gli artigli della lupa"
venerdì 7 dicembre 2007, 07:552007
di Appi .
fonte di Carlo Nesti per Nesti Channel - carlonesti.it

Premessa: contro un'Inter così, prorompente e devastante, ritengo molto difficile per chiunque l'ipotesi-rimonta. In effetti, però, se gli 8 punti di distacco della Juventus, i 9 dell'Udinese e i 10 della Fiorentina sembrano tanti, troppi, i 3 della Roma prospettano un duello interessante. Domanda: ma questa Roma, questa "lupa" ha gli artigli necessari per graffiare la Beneamata, facendo male?

L'imperativo categorico rimane quello di accorciare le distanze dall'Inter, in materia di gol incassati: 8 contro 17. Se la squadra di Spalletti è quella più prolifica, con 30 reti, è anche vero che è appena nona, e quindi a metà classifica, a livello di gol subiti. Il dato statistico, tuttavia, deve essere considerato nell'ottica giusta: 8 reti sono state segnate, contro i giallorossi, in sole 2 partite (Inter e Napoli).

La retroguardia capitolina è nettamente superiore a quanto esprimono le cifre. Doni, Panucci, Juan, Mexes, Cassetti e Tonetto formano un reparto affidabile, che, ultimamente, contro Genoa, Udinese e Cagliari, ha subito unicamente un gol, e che ha concentrato in ottobre i suoi svarioni: al passivo 4 reti contro il Napoli, 2 contro la Lazio e 2 contro l'Empoli. Insomma: c'è aria di assestamento.

In attacco, invece, desta molta curiosità l'integrazione fra Totti e Vucinic. Da una parte, il capitano che, nello scorso campionato, ha vinto la Scarpa d'oro europea, con 26 gol in 35 incontri, e che, in questo torneo, prima di fermarsi, aveva realizzato 7 reti nelle prime 8 giornate. Dall'altra, il giocatore che sembra, finalmente, tornato sui livelli di Lecce: 19 gol nel torneo 2004-2005.

Nel modulo 4-2-3-1 di Spalletti esistono 2 possibilità: o Totti punta, con Vucinic esterno sinistro, o Vucinic punta, con Totti trequartista centrale, escludendo Taddei, o Perrotta, o Mancini. La chiave della stagione sta proprio nell'abilità, e nella fortuna, dell'allenatore, al momento di scegliere, anche cambiando di gara in gara. L'Inter sembra inarrivabile, ma, per ora, sottolineiamo "sembra".