Champions League: Roma-Manchester 1-1, cronaca e tabellini

Archiviata con un turno d'anticipo la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, Roma e Manchester United si sono esibite all'Olimpico in una sfida a viso aperto. Senza calcoli. Né pesanti poste in palio. Imbottite di seconde linee, dunque, le due "promosse" del Gruppo F hanno dato vita ad un match divertente. Combattuto. Spettacolare. E in bilico sino all'ultimo minuto
ROMA IN VERSIONE "DIESEL"
L'approccio del Manchester alla gara è sembrato migliore. Rooney ha "spaventato" Doni dopo pochi secondi di gioco, mentre Nani sulla corsia sinistra non ha fatto rimpiangere l'assenza di Cristiano Ronaldo. La squadra di Spalletti, dunque, ci ha messo un po' a carburare. Ma quando l'ha fatto è apparsa la consueta macchina da gioco e da spettacolo. Pizarro ha illuminato la manovra, mentre l'esordiente Antunes ha dimostrato, come anticipato da Spalletti nel pre-partita, di possedere corsa e soprattutto piedìi buoni. Il primo tentativo di assalto alla porta di Kuszczak è giunto sui piedi di Taddei; conclusione debole e centrale. Il secondo, invece, è capitato sulla testa di Esposito che, da buona posizione, come nella gara d'andata, ha fallito clamorosamente l'opportunità del vantaggio. Il bel momento della Roma, però, è stato interrotto dalla più classica delle "docce fredde" all'inglese: corner dalla sinistra di Nani e perfetta incortnata di Piqè, lasciato troppo libero dalla difesa giallorossa.
REAZIONE IMMEDIATA
Colpita nell'orgoglio, la squadra di Spalletti ha provato a raddrizzare sin da subito le sorti dell'incontro. Due minuti dopo il gol dei Red Devils, infatti, Mancini, servito da Totti, ha avuto la possibilità di rispondere a dovere alla squadra di Ferguson. Il suo tentativo a botta sicura, però, si è stampato sulla traversa. Dopo la sfortuna, ci ha pensato anche Kuszczak a rovinare il ritorno al gol dell'esterno brasiliano, bravo a sfruttare al meglio un perfetto assist dalla sinistra di Antunes.
NELLA RIPRESA ANCORA UNA ROMA "DIESEL"
Dopo un primo tempo concluso in crescendo, nella ripresa la Roma ha stentato di nuovo prima di ritrovare se stessa. Il Manchester, ovviamente ne ha approfittato e, sospinto dalla superbe giocate di Rooney, è andato più volte al raddoppio con Carrick e Saha (ottima uscita a terra di Doni). Spalletti, a quel punto, ha ridisegnato la squadra, dandole una chiara connotazione offensiva. Fuori Esposito (fischiato) e Barusso (applaudito). Dentro Vucinic e Giuly.
LA ROMA CAMBIA PELLE
E' un'altra Roma quella che, dal 25' della ripresa in poi, ha chiuso nella sua metà campo la formazione di Ferguson. E' bastato poco a Totti e Vucinic, del resto, per ridare entusiasmo ai 35mila dell'Olimpico. Ma gli applausi, ritrovati, del pubblico giallorosso sono stati tutti per Mancini che, dopo aver ricevuto palla dal montenegrino al limite dell'area, ha gelato Kuszczak con un destro da cineteca. Uno a uno e Amantino risorto. Sulle ali dell'entusiasmo, però, la squadra giallorossa ha provato fino all'ultimo a dare un dispiacere alla truppa di Ferguson. Tanto che, nei minuti conclusivi dell'incontro, è arrivato il secondo "legno": Vucinic, ancora lui, dopo aver seminato il panico nella retroguardia inglese, ha concluso da buona posizione, ma il suo urlo di gioia si è interrrotto quando la sfera si è stampata sul palo alla sinistra di Kuszczak.
IL TABELLINO
Roma (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Ferrari, Mexes, Antunes; Barusso (17' st Giuly), Pizarro; Esposito (17' st Vucinic), Taddei (1' st De Rossi), Mancini, Totti.
A disp.: Julio Sergio, Panucci, Pit.
All.: Spalletti
Manchester United (4-4-2): Kuszczak; Simpson, Piquè, O'Shea (8' st Brown), Evans; Eagles, Fletcher, Carrick, Nani; Saha, Rooney (27' st Dong Fangzhuo).
A disp.: Heaton, Lee, Hewson, Brandy, Eckersley.
All.: Ferguson
Arbitro: Hansson (SVE)
Marcatori: 33' Piquè, 26' st Mancini
Note: ammonito Barusso al 2' st per gioco falloso. Recupero primo tempo 17", secondo tempo 2 minuti.