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ESCLUSIVA TMW - Fabrizio Ferrari: "Slavkoski in B. Feindouno, c'è l'Italia"

ESCLUSIVA TMW - Fabrizio Ferrari: "Slavkoski in B. Feindouno, c'è l'Italia"
martedì 18 dicembre 2007, 08:002007
di Fabrizio Di Clemente

Diversi talenti in erba pronti alla chiamata di una grande squadra (italiana, sarebbe meglio), il nuovo-Ibra in attesa di un'offerta dalla B, Pascal Feindouno che ha voglia di Italia e Mohammed Kallon richiesto da due club di A. Il procuratore Fabrizio Ferrari ha esaminato a fondo la situazione di molti suoi assistiti in una lunga intervista esclusiva rilasciata a Tuttomercatoweb.

Partiamo: Goran Slavkoski, 18 anni, attaccante svedese considerato il nuovo-Ibrahimovic (di certo non solo per la comune provenienza geografica). Notizia di questi giorni l'interessamento di diversi club stranieri, tra cui Le Mans, Manchester United, Feyenood e Panathinaikos, ma due mesi fa si parlava della sua preferenza per una pista italiana, anche in B: quali sono le intenzioni dell'Inter per gennaio?
"Il ragazzo è promettente e l'Inter lo sa bene: per questo motivo probabilmente non verrà ceduto; semmai a gennaio si tenterà la compartecipazione o il prestito. L'Inter preferirebbe girarlo all'estero, piuttosto che in Italia, ma non è escluso niente. Anche perché finora, tranne l'interesse di qualche club straniero, di scritto non c'è nulla. Manchester e Panathinaikos non ve li confermo, mentre posso dire che tra gli interessati in prima fila c'è il Le Mans (club in cui militano altri assistiti di Ferrari, ndr): ho parlato ieri col presidente Legarda e mi ha detto che stanno valutando proprio in questi giorni quali giocatori acquistare in prima squadra. Inoltre, la loro necessità di sopperire alle assenze in vista della Coppa d'Africa ed i buoni rapporti tra i due club potrebbero incentivare le trattative. L'interesse del Feyenoord, invece, si è un po' raffreddato. Sarebbe preferibile, comunque, una pista italiana: qualora si facesse viva una squadra di B, avrebbe senz'altro la priorità. Anche perché il ragazzo vorrebbe restare in Italia".

Restiamo sui giovani: Oussama Essabr, altro attaccante diciottenne, di nazionalità italiana, molto versatile ed in grado di giocare anche da esterno, di proprietà della Juventus. Suo il goal del 2-0 contro l'Inter nella finale di Supercoppa Primavera vinta il 3 ottobre scorso. Al ragazzo manca ancora un contratto da professionista: come vi state muovendo?
"Essabr è un ragazzo molto valido ed è paradossale che ancora non gli sia stato offerto un contratto. Finora non ci sono stati contatti veri, ma la Juventus si è detta interessata a proporgliene uno e sto aspettando la chiamata di Ferrara per discutere proprio di questa eventualità".

Leandro Antonio Martinez, invece, centrocampista diciottenne sempre di nazionalità italiana, è saldamente legato al Parma fino al 2012. Quali sono le intenzioni dei ducali? Non è giunta alcuna richiesta?
"Si era parlato del Pisa, poco tempo fa, ma per adesso tutto è fermo. Sinceramente spero che il Parma voglia investire su di lui, magari facendolo esordire in prima squadra. Certo, mi rendo conto che quella del Parma non è la situazione di classifica più adatta per schierare in campo dei giovani inesperti, ma sarebbe il caso di provarci per fargli fare le ossa. Checco Palmieri (dal 19 maggio scorso Responsabile del Settore Giovanile, ndr) sta facendo un ottimo lavoro con la Primavera e sono sicuro che darà presto i suoi frutti. C'è bisogno di investire di più sui giovani, nel nostro campionato, per evitare che fuggano tutti all'estero, come accaduto l'estate scorsa".

Un vizio tutto italico, quello di non dare troppa fiducia ai giovani, che oggi ha raggiunto livelli preoccupanti: all'estero Fabregas e Benzema sono già leader di Arsenal e Lione, in Italia se va bene ci sono le provinciali...
"Già, è un vero peccato. In Italia siamo abituati a farli esordire solo quando sono già forti, questo perché vige la paura di buttare un giovane nella mischia, come fosse chissà quale improponibile azzardo. In realtà i nostri giovani hanno bisogno di spazi, soprattutto ora che i settori giovanili italiani stanno tornando ad essere importanti e di qualità. Di recente Juventus e Inter hanno investito molto nella Primavera, di sicuro presto avranno dei ritorni. Non è un caso che Francesco Bolzoni e Mario Balotelli (18, centrocampista; 17, attaccante, ndr) siano perni insostituibili della Primavera dell'Inter".

Chiudiamo il discorso coi giovani, passiamo ai già affermati. Una settimana fa ha consigliato alla Roma Pascal Feindouno (26), attaccante del Saint-Etienne e della Nazionale della Guinea che ha attirato gli interessi di numerosi club europei: Liverpool, Stoccarda e Dinamo Kiev su tutti. Lei lo ha definito "l'erede di Mancini": qualcuno a Trigoria le ha dato retta?
"Finora no, ma Pradè mi conosce bene e se è interessato mi chiamerà, senza bisogno che glielo proponga ciclicamente ogni settimana. Il giocatore ha scarse motivazioni al Saint-Etienne e le sue intenzioni sono quelle di giocare in un club italiano. In Russia e Ucraina è molto apprezzato, ma Pascal vuole l'Italia e sarebbe pronto a trasferirsi se arrivasse una richiesta seria. Non faccio mistero che le piste preferite sarebbero Fiorentina e Palermo".

Uno che in Italia c'è già stato è Ibrahim Sory Camara (22), difensore francese ex-Parma acquistato l'estate scorsa dal Le Mans dopo un anno di prestito. Su di lui sembrano esserci diversi club di Bundesliga: qual è la situazione?
"Proprio ieri Camara, a soli 22 anni, è stato eletto miglior terzino straniero di Francia: uno così quale club sarebbe disposto a cederlo? E infatti il Le Mans vuole tenerlo con sè, per cui non credo possa essere ceduto a giugno. Certo è che il giocatore accetterebbe di trasferirsi solo in un grande club con ambizioni europee. Non sto dicendo che sia già pronto per Inter e Milan, sarebbe eccessivo, ma il Le Mans è attualmente terzo e si qualificherà, se non in Champions, di sicuro in Coppa Uefa: sarebbe interessante l'offerta di un club italiano della stessa portata".

In conclusione, ci fa chiarezza sull'affare-Kallon? Eravamo rimasti all'ufficialità di un accordo con l'Al-Hilal, mentre pochi giorni fa si è avuta notizia della sua squalifica per 3 anni dal campionato saudita per una doppia trattativa intavolata con l'Al-Ittihad, sua ex-squadra. Cos'è accaduto di preciso?
"Non me ne sono occupato io, visto che mi interesso solamente delle trattative sul mercato italiano. Ad ogni modo, posso dire che Mohammed non aveva firmato con nessun club: sino all'ultimo secondo era certo l'accordo con l'Al-Hilal, ma poi tutto è saltato per un litigio con l'Al-Ittihad. Da qui è nato tutto, inclusa l'infelice squalifica. Ma ora Kallon si è svincolato dal Monaco e stiamo cercando di trovare una sistemazione in Italia".

Ci sono state delle offerte?
"Sì, a gennaio vedremo cosa si può fare. Ci sono almeno due club di A che hanno manifestato il loro concreto interesse, ma non posso dire quali. È probabile che per gennaio si trovi un accordo".

Un'ultima battuta su Kakha Kaladze. Rinnovo fino al 2011 e Mondiale conquistato: futuro sicuro in rossonero?
"Senz'altro. Mando a Kaladze tutti i miei auguri e i complimenti per il Mondiale. È un ragazzo straordinario e meritava questo ennesimo trofeo".

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