ESCLUSIVA TMW - Triestina, De Falco: "A gennaio Granoche non si tocca"

C'è chi gli allenatori li esonera senza troppi calcoli. E c'è chi, tutto sommato, crede ancora nella buona e vecchia programmazione. La Triestina di Stefano Fantinel appartiene a questa seconda categoria. Basta chiedere a Rolando Maran, che si è visto confermare la fiducia dopo una serie di sconfitte che aveva relegato la squadra rossoalabardata in posizioni di classifica non proprio tranquillizzanti. Fiducia ben riposta, se è vero che i giuliani - dopo un avvio stentato - hanno inanellato, sabato scorso contro il Rimini di Leo Acori, la quarta vittoria consecutiva. Il Direttore sportivo della squadra alabardata è Franco De Falco, bandiera della Triestina anni '80: 216 presenze e 82 gol con la formazione giuliana e un innato fiuto per scoprire gli attaccanti di valore. Ultimo in ordine di tempo, il richiestissimo Pablo Granoche, 23enne attaccante uruguaiano prelevato dal Rojos Coatzacoalcos, serie A messicana. Con De Falco abbiamo parlato del momento degli alabardati, con un occhio di riguardo - ovviamente - per il mercato.
AVANTI CON IL PROGETTO MARAN
"La squadra non è mai stata messa "sotto" da nessun avversario. Abbiamo perso diverse partite per episodi sfortunati ma siamo riusciti a risalire la china e a centrare quattro vittorie consecutive, con quel che ne consegue: il gruppo ha preso coscienza del proprio potenziale. Logico, dunque, confermare la fiducia a Maran: il mister è uno meticoloso nel lavoro, riesce a trasmettere con grande efficacia ai giocatori; è un allenatore in cui crediamo, fa parte integrante del nostro progetto. Abbiamo grande stima in lui sia a livello professionale che sotto il profilo umano. Quando è arrivato a Trieste ha voluto mettersi in discussione, firmando per una sola stagione: noi puntiamo su di lui per varare un progetto a lungo termine. Il nostro obiettivo è di ottenere quanto prima la salvezza, i calcoli li faremo in seguito: il cambio di...velocità dell'ultimo mese comunque non modifica i piani per quanto riguarda il mercato di gennaio".
SU GRANOCHE NON SOLO SQUADRE DI A
"Io ed Enzo Ferrari (d.g. alabardato, ndr) abbiamo scoperto Pablo Granoche visionando un filmato. Se c'è una categoria valutabile attraverso la visione di un videotape è quella degli attaccanti: i gol o li sai fare o no. Bene, lui ha dimostrato di avere il gol nel sangue: lo abbiamo portato qui per fargli sostenere una sorta di provino, durato quindici giorni. Il resto della storia lo conoscete tutti. Poi è innegabile che ci voglia anche un pizzico di fortuna, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri. Con Granoche siamo stati fortunati, perché il ragazzo ha avuto un ambientamento quasi istantaneo: è una persona umile, ha saputo subito calarsi nella realtà italiana con un rendimento ad altissimo livello.
Il colpo di mercato della Triestina sarà trattenerlo a gennaio. Ha un contratto di cinque anni, è contento a Trieste ma nel calcio mai dire mai. Può crescere ancora a dismisura nei prossimi sei mesi giocando in un ambiente come quello alabardato. Ha potenzialità, solo parzialmente espresse finora. Richieste? Ovvio. Ha appena 23 anni e dunque margini di crescita importanti. Può sicuramente confrontarsi con la serie A, arrivando anche ad altissimo livello. Il Palermo? Abbiamo avuto contatti con varie società, ma la nostra idea al momento è di non cedere Pablo: a giugno si vedrà. Ci sono state richieste anche da squadre estere, da Spagna, Grecia e Romania in particolare: oggi come oggi, il cartellino di Granoche non può essere valutato meno di 4 milioni di euro".
GERMAN DENIS: IL RETROSCENA
"German Denis l'ho portato io a Cesena, nel 2002, visionando un dvd. Aveva 18 anni e grandi potenzialità, ma i dirigenti non gli permisero di ambientarsi e se ne andò. Oggi è all'Indipendiente, in Argentina, si è laureato capocannoniere del torneo d'Apertura e vale non meno di 15 milioni di euro, mentre i bianconeri l'hanno ceduto per 400 mila euro...".
IL MERCATO ALABARDATO
"Stiamo facendo delle valutazioni, ma un quadro più preciso lo tracceremo dopo la partita contro l'Avellino, quando parleremo con Maran sul da farsi. Centrocampo e attacco sono sostanzialmente a posto così, vedremo se intervenire sulla difesa. Certamente qualcuno degli scontenti partirà, ma il nostro obiettivo è, per quanto possibile, confermare in blocco questo gruppo, sul quale crediamo moltissimo: non vogliamo rischiare di rompere gli equilibri dello spogliatoio".