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Escudero, il diamante del Velez

Escudero, il diamante del Velez
lunedì 24 dicembre 2007, 00:012007
di Antonio D'Ottavio

Il Velez Sarsfield ha probabilmente una delle scuole calcio giovanili migliori d'Argentina, insieme a quelle di Lanus e Newell's Old Boys. E proprio nel Fortìn gioca l'ennesima speranza del calcio albiceleste. Damian Ariel Escudero, classe 1987, appartiene alla scuola dei trequartisti gambeteadores (come vengono chiamati in Argentina), ovvero di quelli che palla al piede fanno impazzire gli avversari con i loro dribbling fulminei e ubriacanti. E' anche più alto di qualche centimetro rispetto agli Aimar, ai D'Alessandro e agli Ortega a cui siamo abituati. Non è di certo un colosso ma i suoi 176 centimetri gli permetterebbero sicuramente di non sfigurare in un campionato impegnativo dal punto di vista fisico come quello italiano.
Escudero, che in realtà nasce come volante di sinistra, è un centrocampista offensivo molto moderno. Può vantare una notevole visione di gioco: con i suoi passaggi filtranti e le sue improvvise sventagliate alla Totti ha più volte mandato in rete il suo "gemello" del Velez, Mauro Zarate. Possiede un temibilissimo tiro da fuori, sia di destro che di sinistro, con cui ha segnato delle reti strappa applausi (chiedere al Banfield per avere conferme). Come se non bastasse Damian sa mettersi anche al servizio della squadra e non sono rare le volte in cui lo si vede rincorrere l'avversario per recuperare palla.
Il 10 del Velez dopo aver esordito nel 2006 e aver giocato un discreto finale di stagione, è letteralmente esploso nel 2007. Senza dubbio il migliore della sua squadra, sia in campionato che in Copa Libertadores, dove ha messo a segno tre reti di ottima fattura nel girone eliminatorio.
A fine stagione (in cui si è ritrovato inaspettatamente bomber del Fortìn con 6 gol nel Clausura 2007) è stato premiato con la convocazione in nazionale per disputare il Mondiale Under 20.

Hugo Tocalli l'aveva inserito nell'undici titolare ma un infortunio muscolare l'ha messo fuori causa già dal primo incontro.
Il Pichi (soprannome ereditato da suo padre, ex giocatore di Boca e Independiente) ricorderà il 2007 anche come l'anno in cui è fortunatamente uscito illeso da un incidente stradale che ha visto la sua Peugeot 206 schiantarsi contro tre camionette parcheggiate in un'intersezione stradale.
Il Torneo Apertura appena concluso è stato foriero di alti e bassi. L'inizio è stato folgorante, come meglio non si poteva per il Pichi; il CT del Velez LaVolpe, (che in seguito sarebbe stato esonerato) l'ha utilizzato come seconda punta ed è stato ripagato con due bellissimi gol nelle prime due partite. Un infortunio in allenamento però lo tiene fuori dal campo per alcune partite. Lo staff medico del Velez sottovaluta il malanno muscolare e LaVolpe lo manda in campo anche se il ragazzo non ha pienamente recuperato. A fine torneo per lui ci saranno 10 presenze, con 3 gol e 2 assist.
Escudero è un giocatore con caratteristiche che gli permetterebbero di adattarsi ottimamente al calcio europeo. Molto simile al neo acquisto del Bayern Monaco, Franck Ribery, siamo certi che a breve molte squadre europee metteranno gli occhi su questo ennesimo talento argentino. Potrebbe essere il giocatore che la Juventus cerca per poter affrontare senza traumi il post-Nedved, come un perfetto interprete del gioco tutta velocità e inserimenti della Roma, presto orfana di Mancini, o ancora un validissimo vice-Seedorf per il modulo ad albero di Natale del Milan.
Sembra proprio che il Velez sia in possesso di un diamante che a breve comincerà a brillare. Basta solo dargli del tempo, noi continueremo a seguirlo con grande interesse, come siamo soliti fare.