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Euro 2012: Platini avverte l'Italia

Euro 2012: Platini avverte l'Italia
venerdì 23 marzo 2007, 10:302007
di Ilario Imparato
fonte La Stampa

Il viaggio della Coppa del Mondo (partenza il 15 aprile da Roma, ritorno dopo due anni con tappe anche oltreconfine) si lega a filo doppio con quello compiuto da Jean Claude Blanc a Nyon da Platini. La partita per ottenere l'organizzazione degli Europei del 2012 è agli sgoccioli e gli sfidanti sul campo sono impegnati a studiare le contromosse più efficaci. L'Italia è la favorita, così sembra recitare il copione. Favorita perché Ucraina-Polonia e Croazia- Ungheria non possono competere in strutture, esperienza e marketing con il paese di Totti e Del Piero: sensazioni che, però, negli ultimi strappi verso Cardiff (si vota il 18 aprile) hanno assunto un colore più sbiadito e non solo per l'affondo (poi rientrato) di Joseph Blatter, numero uno della Fifa che ha puntato sulla novità ucraina-polacca.

Il rischio, a meno di un mese dal traguardo, è che la partita italiana si sia in gran parte giocata solo sul nuovo volto da dare agli stadi del futuro con la dialettica politica a fare da sfondo. Questo è il messaggio che Platini ha consegnato all'amministratore delegato bianconero Blanc, in visita da «ambasciatore» nel quartier generale dell'Uefa solo tre giorni fa. «Non dovete pensare di puntare tutta la vostra candidatura sulla messa a norma degli stadi o sulla costruzione di impianti nuovi. Da non sottovalutare è anche l'aspetto più strettamente sociale di un evento come gli Europei. C'è il pericolo che passi il messaggio che volete gli Europei solo per rifare gli stadi e non perché è l'intero movimento di base a volerlo », ha spiegato Platini. L'Uefa tace e non potrebbe essere altrimenti, ma i segnali che arrivano da Nyon scuotono antiche certezze.

Stadi, ma non solo. Il campanello d'allarme preoccupa chi come la Juventus guarda all'assegnazione degli Europei del 2012 come alla via più diretta per la costruzione del nuovo Delle Alpi (il governo ha già stanziato 20 milioni di euro all'anno a copertura della quota interessi, impegno legato solo all'organizzazione dell'evento). «Serve attenzione anche per iniziative legate alla promozione e alla credibilità della candidatura che vadano oltre agli impegni del governo o della stessa Federcalcio», ha precisato il presidente dell'Uefa spiegando a Blanc quello che è il principio stesso della sua filosofia e del suo programma una volta arrivato al vertice dell'Uefa solo poche settimane fa. L'Italia resta in prima fila nella volata verso Cardiff, ma è lo stesso commissario straordinario della Figc Luca Pancalli a frenare. «Non ho mai detto che siamo in pole position per Euro 2012. La nostra candidatura è seria e positiva, ma - spiega Pancalli - siamo in una competizione in cui è possibile vincere o perdere, l'importante è essersi preparati con la consapevolezza di poter vincere e noi adesso lo siamo ». Il viaggio è agli sgoccioli, da Nyon arriva il segnale di scommettere anche su aspetti meno tecnici e più «sociali». Così il viaggio di Blanc si lega a quello della Coppa del Mondo, iniziativa studiata da tempo e, da ieri, in campo. Il simbolo del trionfo di Berlino attraverserà l'Italia per fare tappa in piazze o al centro di eventi (la Coppa verrà portata nei centri anziani, negli ospedali o nelle scuole). Numerosi saranno i passaggi oltreconfine dove vivono le comunità italiane più numerose. «Mi auguro che il viaggio della Coppa funga da apripista agli sforzi compiuti dal Governo e dalla Figc nei confronti del mondo del calcio e soprattutto dell'ambizioso progetto di organizzazione degli Europei del 2012», così il ministro Giovanna Melandri.

La Coppa si mette in moto (a breve partirà anche un secondo progetto, «Campioni sempre», mostra itinerante su oltre un secolo di storia del nostro calcio) proprio alla vigilia dell'appuntamento di Cardiff. L'Italia del pallone aspetta il verdetto Uefa per cambiare ulteriormente il proprio volto.