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Fiorentina, il "pagellone" di Natale

Fiorentina, il "pagellone" di Natale
martedì 25 dicembre 2007, 08:382007
di Appi .
fonte di Marco Conterio per firenzeviola.it

17 gare giocate, 28 punti, 7 vittorie, 7 pareggi, 3 sconfitte. Quinto posto in classifica ad una sola lunghezza dalla Champions tanto agognata e mai così concretamente vicina. Una Fiorentina con molte luci e qualche ombra conclude con un roboante 5-1 contro l'ultima in classifica, il Cagliari, il suo 2007. Cerchiamo di fare una summa delle prestazioni dei vari giocatori, con il "pagellone" dei viola utilizzati sinora da Prandelli.

PORTIERI

FREY 8 Indispensabile. Incredibile. Fenomenale. Potremmo proseguire per ore a tessere le lodi di uno dei più forti estremi difensori del Mondo, strepitoso in queste diciassette giornate di campionato e nelle uscite europee. Molti punti in cassaforte sono infatti dovuti alle sensazionali parate di Frey, rinnovato nel look ma immutato nella capacità di trasformarsi a diga impenetrabile per gli attacchi avversari.

LUPATELLI 6 Mai una polemica, mai un gesto di stizza. Ha accettato da vero professionista il ruolo di secondo e quando è stato chiamato in causa si è saputo comunque difendere anche se con qualche sbavatura. E' però un voto di grande stima verso Lupatelli, a cui la Fiesole ha dedicato un nuovo (ma irripetibile) coro e che ci sentiamo di omaggiare con un sei più che meritato.

DIFENSORI

GAMBERINI 7,5 E' cresciuto in maniera esponenziale in queste stagioni e questo campionato gli permetterà probabilmente di conquistare un posto in pianta stabile in Nazionale: veloce, aggressivo, maturo, bravo nei raddoppi e con un ottimo senso della posizione, è il perno attorno al quale costruire la difesa viola del futuro.

DAINELLI 6,5 Ottime prestazioni alternate a qualche sbavatura di troppo, giustificata però da acciacchi a ripetizione per il capitano viola che, nonostante tutto, ha stretto i denti ed ha dato anima e cuore alla causa viola. Marbella servirà a lui e a tutti gli altri acciaccati di lungo corso per rigenerarsi e tornare sugli standard che gli hanno permesso di essere uno dei migliori centrali della Serie A.

KROLDRUP 7 E il difensore "dell'Ikea" diventò d'improvvisto un signor stopper. Prandelli e Corvino ci hanno visto ancora una volta giusto ed hanno avuto fiducia nel danese che l'ha ripagata con prestazioni di grande personalità e grinta, condite da due reti tra Uefa e Coppa Italia.

UJFALUSI 6 Piccoli infortuni e una forma non eccelsa durante questa prima parte di stagione, non hanno permesso al ceco di restare sugli standard offerti durante gli scorsi campionati. Sia da terzino che da centrale, ha offerto comunque discrete prestazioni, mentre Firenze si interroga sul suo futuro, sperando che decida di rinnovare al più presto il contratto.

PASQUAL 5 Una delle poche note dolenti della Fiorentina. Soffre la presenza di Mutu sull'out sinistro ed anche quando è messo in condizione di spingere, non è lucido al momento del cross. Gli manca, forse, l'ariete Toni a spingere di testa in rete i suoi palloni. Gli manca, più probabilmente, quella serenità che gli aveva permesso di diventare due stagioni or sono, uno dei terzini sinistri più forti d'Italia.

POTENZA 6,5 Rinato sotto la cura Prandelli, come Kroldrup è una delle note liete della stagione viola. Buone prestazioni, si dimostra prezioso nel turn-over del tecnico di Orzinuovi, bravo in copertura e talvolta pericoloso in fase offensiva.

BALZARETTI 5,5 Ci si aspettava di più dall'ex terzino bianconero, autore di prestazioni fatte più di luci che di ombre sino a questo momento. Non è certo da bocciare, ma non offre alla Fiorentina quel piccolo salto di qualità che ci si attendeva ad ogni suo ingresso in campo.

MAZUCH s.v Una sola gara, in Coppa Italia, per far vedere di che stoffa è fatto: potenza, grinta e senso della posizione, per uno dei tasselli della retroguardia viola che verrà. Troppo poco, però, per darne un giudizio obiettivo. Abbastanza, per sperare in un novello Ujfalusi.

VANDEN BORRE s.v. Ingiudicabile ma rimandato comunque al post-sosta. Prandelli, è evidente dall'utilizzo fatto sinora del belga, non lo vede ancora molto come terzino, ma da terzo d'attacco soffre la poca velocità nello stretto. Deve crescere, più tatticamente che tecnicamente, prima di poterlo vedere in pianta stabile in prima squadra.

CENTROCAMPISTI

LIVERANI 7 E pensare che c'è chi voleva disfarsene.. E' l'uomo chiave delle giocate viola: tutti i palloni passano dai suoi piedi, in questa Fiorentina "vecchio modulo", in cui Liverani è playmaker e deus ex machina della fase di riproposizione viola. Assist e palloni deliziosi per i compagni, soffre però, come suo solito, in fase di interdizione e soprattutto quando gli avversari lo pressano strenuamente.

DONADEL 6,5 L'uomo dai sette polmoni. Nonostante l'infortunio, nonostante gli acciacchi, nonostante sia l'unico interdittore di ruolo nella mediana viola, riesce spesso e volentieri a fungere da frangiflutti, spezzando le ripartenze avversarie e cercando di riproporre in verticale in contropiede. Il gol contro la Sampdoria, così come quello contro l'Elfsborg, è da antologia.

MONTOLIVO 5 Un voto che deve servire da stimolo per il talento di Caravaggio. Cercava l'anno della definitiva consacrazione, ha trovato una prima parte di stagione condita da prestazioni fatte di poca personalità, in cui non è stato capace di prendere per mano la squadra se non in pochissimi casi. Le capacità le ha, e tante, si tratta solo di ritrovare fiducia in sè stessi e cercare qualche giocata degna dei suoi numeri invece che limitarsi al mero compito di interdizione/riproposizione.

KUZMANOVIC 6,5 Qualche gol sbagliato di troppo (Milan, Udinese), qualche piccolo peccato di gioventù, ma anche tanta quantità per il motorino instancabile della mediana viola. Ora deve solo trasformare la quantità in qualità, perché i numeri a sua disposizione gli permettono di farlo: è giovane, quindi ci vorrà del tempo prima che possa essere conscio di tutti i suoi mezzi.

GOBBI 5,5 Prestazioni discrete, senza mai sfigurare, è vero. Però si limita spesso al ruolo di comprimario, non cerca giocate difficili, non incide e non cambia il volto alle partite della Fiorentina.

PAZIENZA 5 Quando entra si danna l'anima per fare bene, ma è troppo falloso e talvolta inconsistente nelle sue giocate. Interdice, spesso senza grandi risultati, senza mai tentare di riproporre l'azione, cosa forse nelle sue corde. Prandelli l'ha un po' messo da parte in questa stagione, chissà che non lasci Firenze durante il mercato di gennaio viste le molte richieste.

ESTERNI

SEMIOLI 5 Partiamo dalle note positive: in Uefa ha segnato un gol pesantissimo al Groningen e ha fatto quattro assist contro l'Elfsborg. Poi, poc'altro.. E' stato l'acquisto più oneroso della parca estate di mercato targata Fiorentina ma sinora non ha rispettato le attese: a Firenze c'è già chi inizia a mugugnare, accusandolo di non riuscire a saltare l'uomo ed a mettere in mezzo palloni decenti per gli avanti gigliati. Attentuanti, e di non poco conto, sono il fatto che per la prima volta si trova in una piazza con molta pressione ed in uno schema tutto nuovo per lui.

SANTANA 7 E' tornato a sorridere ed a ballare il tango. E con lui, è tornata a sorridere anche la Fiorentina, conscia di aver trovato in Santana un giocatore dai grandissimi numeri (tacco su Nesta al Milan, giocate contro il Livorno, gol da cineteca contro il Cagliari) che se non incapperà più in gravi infortuni sarà preziosissimo per l'avvenire viola.

JORGENSEN 7 Simbolo di una squadra e beniamino dei tifosi, il vecchio leone danese è anche il giocatore tatticamente più stimato da Prandelli. Esterno di centrocampo, centrale, ala e terzino destro, riesce bene in ogni posizione, dimostrando che nonostante gli acciacchi ed il tempo che passa è ancora in grado di offrire tanta quantità e tanta qualità alla Fiorentina.

ATTACCANTI

OSVALDO 6,5 L'attaccante con il nome da ragazzo della porta accanto, arriva a Firenze tra i mugugni e si ritrova a fine dicembre come una delle liete sorprese della stagione. La partita col Livorno ha sorpreso tutti, nelle altre gare è un po' sceso come qualità ma è comunque un giocatore su cui fare affidamento, per il presente e soprattutto per il futuro.

MUTU 7,5 Avrà il suo caratterino pepato che talvolta (vedi Fiorentina-Cagliari) lo porta a fare gesti forse non proprio opportuni, ma quando ha la palla tra i piedi è un piacere vederlo giocare. Capocannoniere della Fiorentina, è la bandiera ed uno dei pochi Fenomeni in squadra: classe immensa, reti, assist e giocate da standing ovation, dipingono per ora l'ennesima bella stagione del n°10 gigliato.

PAZZINI 5 Dispiace bocciarlo così, ma la stagione del "dopo Toni" non è iniziata nel migliore dei modi. Prandelli gli chiede più cattiveria e più egoismo, lui non riesce a scaricare rabbia e voglia di mettersi in luce sul campo e prosegue con una striscia di prestazioni decisamente negative. Sarà il modulo che non lo favorisce, sarà che soffre troppo la pressione, sarà che le stagioni-no capitano a tutti prima o poi, ma sta pian piano perdendo la fiducia della tifoseria viola.

VIERI 7 Ecco chi quella fiducia se l'è guadagnata. Bobo Vieri. A suon di chili persi, di sudore, di fatica, di sorrisi e soprattutto di gol e prestazioni che ricordano l'ariete di un tempo. Quando gioca, mette al servizio della squadra tutta la sua esperienza ed il suo carattere: l'età e la condizione fisica non sono più quelle di dieci anni fa, ma come un leone Vieri non si arrende mai ed è entrato nel cuore di Firenze in pochissimo tempo.

LUPOLI s.v. Vuole giocare, è facile capirlo. Prandelli però non lo vede ancora pronto e decide di fargli fare solo un tempo in Coppa Italia, dove per dirsela tutta non sfigura affatto. Umile come pochi altri, Lupoli decide di restare in forma aggregandosi alla Primavera, dove sigla due reti e si dimostra decisamente superiore ai parietà.

DI CARMINE s.v Una partita, un gol. Se questo è l'inizio, è proprio il caso di dirlo. Benvenuto tra "i grandi", Samuel...

TECNICO

PRANDELLI 10 Perché è Prandelli. Per tutto quello che ha dato, sta dando e darà a Firenze. Spendere altre parole sarebbe inutile, bisogna solo dire grazie al tecnico di Orzinuovi per quanto di buono ha fatto in questi anni in riva all'Arno.