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Gela: Tuccio formalizza le dimissioni

Gela: Tuccio formalizza le dimissioni
venerdì 23 febbraio 2007, 15:492007
di Stefano Sica

Con una relazione presentata durante il Cda di mercoledì della società, il presidente del Gela Angelo Tuccio è passato alle vie di fatto, ratificando le dimissioni annunciate domenica sera, dopo la gara casalinga contro il Melfi. Una vera e propria doccia fredda per i tifosi gelesi, che vedono abbandonare colui che era stato il deus ex machina della città sicula, avendo rigenerato la passione per il calcio per aver rifondato la società dopo il ricorso al Lodo Petrucci. Questo il testo del resoconto di Tuccio: "Rassegno le mie dimissioni da presidente del Gela calcio Spa, precisando che da questo momento il mio pacchetto azionario del 70% è nella disponibilità di quanti volessero acquisirne il titolo. Tengo molto a precisare che non è mio costume creare disastri e pertanto non mi sottrarrò a nessuno degli impegni da me sottoscritti fino alla fine del campionato e, quindi, fino al 30 giugno 2007". Non sono bastati, dunque, gli attestati di stima della tifoseria azzurra al presidente, il quale si è dichiarato stanco della freddezza di un ambiente che non avrebbe mai seguito con spasmodico interesse la squadra, fino ad arrivare ai fischi subiti dalla truppa di mister Sorbello domenica scorsa, per i quali il sindaco di Gela Crocetta, nel manifestare solidarietà al patron, aveva parlato di regia politica occulta, essendo Tuccio un imprenditore onesto impegnato sul fronte anti-racket. Su quest'aspetto Tuccio ha sfogato tutta la sua amarezza: "I fischi sono la classica goccia che fa traboccare il vaso. La gente contesta l'allenatore, il dg, i giocatori, forse non è rimasta contenta della campagna acquisti di gennaio o vorrebbe vedere sempre la squadra stritolare gli avversari.

Abbiamo staccato solo 323 biglietti per un incasso di 3.230 euro, quando per affrontare la prossima trasferta ne serviranno 8.000. Eppure domenica allo stadio erano presenti 1.700 persone...mi chiedo se a fischiare siano stati solo i 323, ma non credo, perchè chi paga vuole il bene di squadra e società. Il vero errore non l'ho commesso a gennaio in sede di mercato di riparazione, ma l'estate scorsa, quando ho salvato il calcio professionistico a Gela. Bisognava ripartire dalla Terza Categoria, così i tifosi avrebbero capito quello che avevano perso". Parole dure, quelle di Tuccio, che non hanno risparmiato neanche l'amministrazione provinciale di Caltanissetta che "ha tradito città e società per aver cancellato la somma prevista quale sponsorizzazione".