Calcio 2000 - Fabregas ha solo miti rossoneri: "Kakà e Pirlo eccezionali"

Allora, andiamo per gradi. Chi ammirava Cesc quando era ancora un ragazzino di belle speranze?
"Il mio idolo è sempre stato Joseph Guardiola, il giocatore del Barcellona che purtroppo ora non gioca più. Da piccolo andavo al Camp Nou per vederlo giocare e mi sento fortunato a giocare nel suo stesso ruolo a centrocampo e ancora di più ad aver giocato con lui. E' stato un momento di grande orgoglio per me. Spesso guardo le videocassette delle sue partite, era un giocatore fantastico".
Passiamo all'Italia. Cosa pensi del calcio italiano? Se dovessi scegliere, in qualche club italiano ti piacerebbe giocare e perché?
"Il calcio italiano è sicuramente un calcio molto tattico e le squadre forti sono tante, ma io ho un contratto con l'Arsenal fino al 2014 e sono sempre più contento di stare qui. Pensavo che prima o poi sarei tornato alle mie origini spagnole, ma a dir la verità ora mi trovo così bene che mi piacerebbe restare qui a vita. Amo Londra e il calcio inglese e mi identifico con questo calcio che ha le caratteristiche giuste: passione, velocità, aggressività".
Risposta diplomatica... Passiamo oltre. Il Milan è Campione d'Europa in carica e la Nazionale italiana ha trionfato agli ultimi Mondiali. Come mai l'Italia calcistica vince tanto?
"Mi è sempre piaciuto lo stile di gioco del Milan e tra i giocatori rossoneri ammiro Kakà e Pirlo. Quest'ultimo secondo me è un grandissimo calciatore. Anche la Nazionale italiana ha ottimi giocatori che agli appuntamenti importanti sanno dare il meglio, credo sia questo il motivo degli ultimi grandi successi italiani".
Il calcio italiano, tuttavia, non è spettacolare come Liga e Premier League. Secondo te quale è il vero motivo?
"Forse in Italia c'è più pressione da parte dei media ed il risultato viene prima di tutto. E' un calcio diverso, si privilegia il risultato e questo condiziona tutto".