Il governo inglese vuole limitare il numero dei giocatori stranieri
Il governo inglese vuole difendere la crescita dei talenti "indigeni" nel calcio. I rappresentanti della Premier League hanno già aperto una discussione con il premier britannico Gordon Brown su come aumentare il numero di giocatori nati nel Regno Unito nei club. Il quotidiano "Guardian" svela che i rappresentati del calcio inglese hanno incontrato a Downing Street alcuni consiglieri del primo ministro e hanno avuto colloqui con James Purnell, segretario alla Cultura, per individuare una consensuale "british solution" contro l'apparente declino del numero di giocatori britannici e irlandesi nei club di vertice.
Un intervento in tal senso è stato chiesto a gran voce anche dal presidente dell'UEFA, Michel Platini, che ha criticato l'elevato numero di stranieri nelle squadre inglesi. Platini ha puntato il dito in particolare contro l'Arsenal di Arsene Wenger. Sulla stessa linea il presidente della FIFA, Joseph Blatter, che qualche giorno fa ha proposto un sistema di quote per limitare il numero di stranieri: al massimo cinquee almeno sei giocatori nazionali.