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Javier Zanetti pensa in grande: "Champions con l'Inter e Mondiale"

Javier Zanetti pensa in grande: "Champions con l'Inter e Mondiale"
lunedì 10 dicembre 2007, 18:192007
di Maurizio Libriani
fonte uefa.com

Il capitano dell'Inter Javier Zanetti ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale dell'Uefa. Il difensore-centrocampista argentino ha ripercorso i momenti significativi che hanno contraddistinto la sua avventura in neroazzurro, cominciata nel 1995.

Hai mai pensato di trasferirti in un altro club in Europa?
"No, mai seriamente. Anche se ho ricevuto qualche buona offerta da grandi club, ho sempre pensato che avrei avuto l'occasione di vincere con l'Inter. Per fortuna non mi sono sbagliato. L'Inter è un club speciale, come una famiglia. Lasciare quando ci si sente così bene non è facile per nessuno".

Giocare in mezzo al campo, come stai facendo al momento, anziché correre su e giù sulla fascia, pensi possa allungarti la carriera?
"Mi sento a mio agio in entrambe le posizioni. Anche se il mio primo ruolo è stato quello di terzino destro, mi piace giocare anche da centrocampista. Entrambi i ruoli richiedono doti fisiche e un grosso dispendio di energie. L'importante è lavorare bene durante la settimana per essere in forma il giorno della partita".

Sei il primo straniero ad aver raggiunto il traguardo delle 400 presenze in serie A. Resterai in Italia o tornerai in Argentina a fine carriera?
"Non ho ancora deciso. Al momento non voglio pensare a decisioni così importanti. Quando sarà il momento, ne parlerò con la famiglia e insieme decideremo. Qualunque cosa decida, mi sentirò sempre molto legato a entrambi i paesi".

A 34 anni giochi ancora in un grande club e in nazionale con l'Argentina. E soprattutto non mostri segni di cedimento. Hai sempre giocato su questi livelli?
"Il segreto sta nella continuità. Gioco quasi tutte le partite da molti anni. Questo ti dà fiducia e stabilità. Inoltre, sono stato fortunato a non essermi mai infortunato seriamente".

Cosa hai provato nel conquistare lo scudetto con l'Inter?
"È stata una sensazione speciale, per tutti i giocatori e i dipendenti del club. Avevamo vinto altri trofei, ma sapevamo che mancava quello più importante: lo scudetto".

Cosa è mancato, secondo te, a questa squadra che le ha impedito di vincere la Champions League o di essere fra le favorita con regolarità?
"La Champions League è particolare perché tutto può decidersi in un attimo. La Champions League è un pò come il Mondiale: serve anche un pò di fortuna. Lo scorso anno pensavamo di poter arrivare fino in fondo, poi contro il Valencia abbiamo dovuto fare i conti con molti infortuni. Intendo questo per attimi decisivi. La Champions League non aspetta. Per il futuro, siamo sulla buona strada, ma si tratta di cogliere i momenti".

Chi è secondo te il giocatore migliore: l'brahimović di oggi o il Ronaldo nerazzurro della stagione 1997/98?
"Domanda molto difficile. Ronnie nel 1998 era semplicemente straordinario. Zlatan ha dimostrato la sua classe. Ma potrebbero giocare insieme ed essere entrambi decisivi, perché hanno caratteristiche diverse".

Giocare la finale di UEFA Champions League con l'Inter ti farebbe guardare in modo diverso alla tua carriera di giocatore?
Javier Zanetti: "Ho due grandi sogni: vincere la Champions League con l'Inter, come fece la 'La Grande Inter', e conquistare il Mondiale con l'Argentina. Sono entrambi la mia ossessione. Il modo migliore per realizzarli è di procedere passo per passo".

Vincere lo scudetto quest'anno con Milan, Juventus e Fiorentina senza più penalizzazioni avrebbe un significato speciale per voi interisti?
Javier Zanetti: "Ogni scudetto è speciale. Il primo è stato speciale perché dopo tutto quello che è successo ci sentivamo meritevoli di quel titolo. È stato giusto festeggiarlo, anche se in precampionato. Il secondo è stato anche speciale perché conquistato con il record di punti. Abbiamo battuto tutte le squadre penalizzate, dimostrando di avere la squadra migliore. Se vinceremo lo scudetto quest'anno, sarà speciale ma non più dei precedenti".