Juve, rilavaggio a... Secco
Scusatemi tanto, "puristi" un po' bigotti del calcio, ma io questo pre-linciaggio di Alessio Secco, per le telefonate a Luciano Moggi, proprio fatico a capirlo. Già mi ha convinto poco la "rimozione" di Roberto Bettega dalla Juventus nell'estate 2007. Ma se Bobby Gol era il terzo della Triade, e, in quanto tale, meritava la gogna, perché si è aspettato un anno per farlo fuori, senza troppi complimenti? Bettega aveva coordinato il mercato 2007, e aveva impostato il mercato 2008, per il semplice fatto di essere l'unico, grande intenditore di calcio, dopo Moggi, rimasto nel club bianconero. Chissà come mai, dal giugno 2006 al giugno 2007, Roberto faceva comodo, senza alcuna obiezione, e dopo, improvvisamente, non più? E questa non la vogliamo chiamare "catarsi" a scoppio ritardato? Per quanto riguarda Secco, mettiamoci in testa una cosa. Prima di Calciopoli, Moggi, compresa la Gea, costituiva oltre la metà del mercato potenziale del calcio nostrano.
Voi pensate che Lucky Luciano, dopo la squalifica, abbia deciso di sparire da tutto, visti i legami che aveva con il pianeta football? Lasciamo perdere gli affari. A chi occorreva chiedere consiglio per sapere muoversi in quella jungla? Un processo sportivo può inibire una persona ad assolvere certi incarichi ufficiali, ma chi viene squalificato non credo sia così deficiente da non esercitare più almeno un diritto di parola su ciò che controlla, al di là della Juventus. Vi fa schifo? Bene: i dirigenti dovevano varare ben prima le leggi per vietargli di creare un impero, ma non mi risulta che l'abbiano fatto, perché a molti andava bene così.Nella fase di transizione dal vecchio al nuovo, privato anche dell'apporto di Fabio Capello come direttore generale, Secco avrebbe dovuto scoprire da solo la "rete" della quale faceva parte la Juventus? Chiedere informazioni al diretto interessato, dopo averlo assistito per 13 anni, pure per una questione di riconoscenza, non mi sembra un reato. Temo si stia tornando alla "giustizia forcaiola": evviva!