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La Juve e un mercato "made in... Boca"

La Juve e un mercato "made in... Boca"
domenica 23 dicembre 2007, 00:012007
di Stefano Borghi
Giornalista e telecronista di Sportitalia, Stefano Borghi è una delle prime voci, in Italia, per il calcio sudamericano. Esperto del settore commenta i possibili acquisti della Juve provenienti dal Boca.

Si legge di una Juventus che nel 2008 vorrebbe vestirsi di albiceleste: pensiero legittimo vista la consistenza del mercato argentino, e oltretutto testimonianza di un lavoro completo nel monitoraggio del panorama calcistico mondiale. Si sentono nomi importanti, legati alla volontà del Boca Juniors di voltare pagina dopo un semestre difficile. Si parla di Palacio, Banega, Maidana: un elemento per reparto, un mosaico tanto intrigante quanto, allo stato attuale delle cose, forse forzato. Mi spiego: i tre talenti boquensi sono senza dubbio giocatori di valore assoluto, quello che invece appare discutibile, è immaginarseli inseriti nel progetto di Ranieri. A partire proprio da Palacio, che sotto la guida del troppo vituperato Miguel Angel Russo ha saputo imparare quella che è la sua posizione congeniale, ovvero attaccante esterno meno bomber e molto più assist-man.

Rodrigo è pronto per l'Europa ed è all'apice dell'esplosione tecnico-atletica, il suo arrivo sarebbe però una bocciatura sonante per Raffaele Palladino, accomunabile in tutto e per tutto alle caratteristiche tecniche di Palacio e oltretutto più giovane all'anagrafe. Leggermente diverso il discorso su Banega, sul cui acquisto sorgono perplessità di carattere tecnico: a sentire i commenti sembra un mediano illuminato, a vedere le partite appare come un centrocampista tipicamente argentino, piedi buoni, cervello fino, e qualche pausa di troppo. Per questo, pensare di calare un 19enne con queste caratteristiche in una squadra che ha saputo risorgere dall'inferno della B grazie a sacrifici, spinta continua, e grande cattiveria agonistica, non appare la mossa più giusta, soprattutto vedendo le difficoltà di un giocatore come Tiago che pur essendo europeo e abituato al calcio del nostro continente non è ancora riuscito ad integrare le proprie caratteristiche, non così lontane da quelle di Banega anche se non propriamente paragonabili, con quelle richieste dal tecnico bianconero. Senza contare il fatto che l'operazione porterebbe un esborso economico consistente vista l'asta che si sta scatenando; forse il giocatore meglio integrabile sarebbe proprio Jonathan Maidana, difensore centrale giovane e sempre più completo, ma la pecca maggiore palesata dal 22enne xeneize è proprio la difficoltà di vestirsi da leader del reparto arretrato, dimostrandosi molto più a suo agio al fianco di un centrale d'esperienza che lo guidi. Quello che ancora va cercando la Juventus.