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La Roma dei trequartisti: numeri e segreti dei tre alle spalle di Totti

La Roma dei trequartisti: numeri e segreti dei tre alle spalle di Totti
lunedì 19 novembre 2007, 07:592007
di Appi .
fonte ROMA NEWS - romanews.eu

Che l'unico punto fermo della Roma si chiami Francesco Totti non c'è ombra di dubbio. Ma come è cambiato il rendimento dei giallorossi al variare del terzetto alle spalle dell'unica punta? In sedici uscite ufficiali (undici di campionato, quattro di Champions League più la Supercoppa vinta a San Siro) Spalletti si è affidato a ben otto combinazioni diverse di trequartisti.
Vuoi per il turnover dovuto agli impegni ravvicinati, dunque, vuoi per gli infortuni (Totti e Taddei su tutti), il tecnico di Certaldo è stato costretto a cambiare spesso il trio di incursori del suo 4-2-3-1. Se lo scorso anno, insomma, Spalletti ha dovuto più volte affidarsi a vere e proprie invenzioni al momento di comunicare l'undici di partenza, quest'anno i tempi sono cambiati. Oltre a Taddei, Perrotta e Mancini, nel "calderone" dei trequartisti, così preziosi nello schema tattico dell'allenatore toscano, sono finiti anche Giuly ed Esposito, acquistati in estate. M anche Tonetto e Cassetti, ai quali Spalletti nelle ultime occasioni ha concesso trenta metri di campo e maggior licenza di offendere. Se a questi aggiungiamo anche Cicinho, impiegato nei "tre" per alcuni scampoli di partita, ecco spiegata la vasta gamma di scelte che il tecnico giallorosso ha attuato in questo primo scorcio di stagione.
Sedici gare ed otto combinazioni, dunque. Il primo dato che emerge è la notevole inversione di tendenza avvenuta con l'infortunio di Taddei. Era il 26 settembre, giorno di Fiorentina-Roma, ed il problema al gemello mediale, che sta tenendo tutt'ora ai box il brasiliano, è stata forse la chiave di volta del rendimento giallorosso. Se prima del match di Firenze, Spalletti aveva considerato Taddei inamovibile, impiegandolo per tutte le sei gare disputate, con lo score di cinque vittorie e un pareggio, dall'infortunio dell'ex senese le cose sono cambiate radicalmente. La Roma non è stata più la stessa. La causa non è da ricercare esclusivamente nell'assenza di Taddei, ma è innegabile come la presenza del brasiliano fornisca l'equilibrio necessario al sistema tattico che Spalletti ha sempre avuto in testa. Dati alla mano, il trio più prolifico è quello formato da Vucinic, Giuly e Taddei, impiegato dal primo minuto in tre occasioni: a Milano, in Supercoppa, e nelle prime due uscite di campionato, a Palermo e contro il Siena. Nove punti conquistati, sei goal realizzati e porta inviolata. Con Perrotta e Mancini fermi per guai fisici, la scelta per il toscano è stata quasi obbligata, ma i risultati gli hanno dato ragione.

Con il rientro di Mancini, nel vernissage europeo con la Dinamo Kiev, è stato proprio il brasiliano, criticato da tanti per il suo rendimento, a divenire irrinunciabile per i piani di Spalletti. E, posto il numero trenta giallorosso come punto fisso, il tecnico ha continuamente modificato la fisionomia del trio alle spalle della punta. Sia che si chiami Totti. Sia che si chiami Vucinic. Il tutto in funzione dello stato di forma dei singoli giocatori, ma anche dell'avversario davanti al quale ci si è trovati di fronte. Contro Inter e Manchester, quindi, dentro Perrotta, Giuly e Mancini. Risultato? Zero punti e quel fallo di mano del francese che ha spianato la strada ai nerazzurri. E che pesa sulla classifica della Roma come una spada di Damocle. Urgenza di cambiare ancora, quindi: a Parma dentro Vucinic. Assieme al montenegrino e all'immancabile Mancini c'è Perrotta. Sarà l'unica circostanza in cui vedremo i tre salire contemporaneamente le scalette che portano al campo.
Sei giorni dopo, contro il Napoli, spazio ancora a Giuly dal primo minuto, Mancini e Perrotta i suoi compagni di avventura. Un terzetto già visto contro l'Inter e a Old Trafford, e che rivedremo anche ad Empoli e allo stadio "Jose Alvalade" di Lisbona, contro lo Sporting. Una combinazione che, dando un'occhiata ai risultati, non è che hA dato poi grandi soddisfazioni. Visto il deludente zero che recita la voce vittorie.

Proprio nel giorno dell'infortunio di Totti nel match dell'Olimpico con lo Sporting (era il 23 ottobre), Spalletti ha introdotto una nuova variabile che nel corso della stagione potrà essere riproposta, visti gli effetti benefici. Cassetti prima, Tonetto poi, spostati sulla linea degli esterni alti. Con Vucinic a fare da boa, vista l'indisponibilità di Totti, Spalletti nelle tre gare in cui ha proposto i due "gregari" per eccellenza a ridosso dell'unico attaccante, ha totalizzato nove punti, contro avversari del calibro di Sporting, Lazio e Milan. Sarà interessante rivedere i due utilizzati in posizione più avanzata con Totti a liberare ulteriore spazio per i loro inserimenti. C'è un'altra soluzione da prendere in considerazione: contro il Cagliari, infatti, sembrava arrivato il giorno del debutto da titolare di Esposito con la maglia della Roma. Ma l'uccisione di Gabriele Sandri e gli incidenti avvenuti nei pressi dell'Olimpico, purtroppo, hanno fatto il resto.