Palermo, Foschi: "Nessuna pressione da Cosa nostra"

"Con noi non viaggia nessuno, né abbiamo avuto pressioni da Cosa nostra. Non abbiamo nessun infiltrato. Tra i nostri tifosi ci saranno anche mafiosi, ma noi non abbiamo nulla a che fare con loro". Il direttore sportivo del Palermo Calcio, Rino Foschi, ribadisce la posizione della società circa presunte "infiltrazioni" da parte di Cosa Nostra, definite come "falsità".
In particolare Foschi commenta l'articolo, apparso oggi sul quotidiano La Repubblica, che fa riferimento alle indagini sull'arresto del boss Salvatore Lo Piccolo. Dal contenuto di alcuni 'pizzini' - pubblicato nei giorni scorsi - emergerebbe la figura di Totò Milano, un mafioso condannato a cinque anni nel primo maxi processo, che seguiva attentamente l'attività della Palermo calcio.
La società aveva smentito, con un comunicato, qualunque pressione da parte di soggetti legati alla criminalità. "Anzi posso dire - continua Foschi - che a Palermo mi sento in paradiso. Se ci sono dei tifosi che vengono a seguire gli allenamenti non possiamo chiedergli la carta d'identità o la fedina penale. Chi mette in giro queste notizie probabilmente ce l'ha con il Palermo".