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Polemica impunita tra Salva e Oleguer

Polemica impunita tra Salva e Oleguer
mercoledì 14 marzo 2007, 13:422007
di Ilario Imparato

"Rispetto di più una c... di cane": l'apprezzamento rivolto dall'attaccante della formazione spagnola del Levante Salva Ballesta al collega del Barcellona Oleguer è rimasta impunita dopo l'archiviazione decisa dal Giudice Sportivo. La polemica fra i due infatti è scoppiata a causa di un articolo pubblicato da Oleguer (schierato su posizioni catalaniste e indipendentiste e persino autore di un libro sul tema, "Viaggio a Itaca") sul caso de Juana, il membro dell'Eta cui il governo ha concesso gli arresti domiciliari dopo uno sciopero della fame: questione che, come nota il Giudice Sportivo, "esula da qualunque competizione". Come spiega il quotidiano spagnolo El Pais il 31enne Salva, figlio di un militare, dopo tutto non ha mai nascosto le sue inclinazioni politiche: pur dicendosi "apolitico" esulta ai gol segnati con il saluto militare e sulle scarpe da gioco esibisce la bandiera spagnola con la legenda "Arriba Espana". "Se un porta la bandiera spagnola lo considerano un ultra, e invece no: la bandiera della Spagna è la bandiera del tuo Paese e la porto dove bisogna portarla, 'con dos cojones'", ha spiegato il calciatore - definendosi en passant anche "religioso e cristiano" - prima di affibbiare allo Statuto di autonomia catalano l'epiteto di "vergognoso" e affermare che questioni come le stragi dell'11 marzo si risolverebbero e anche rapidamente se "venissero date 72 ore a chi di dovere": "La società spagnola vuole aggrapparsi alle leggi perché se si agisse come si dovrebbe poi dicono che attenti contro l'umanità, ma io ho le idee chiare e le p...

per dirlo. Bisogna smetterla con le manifestazioni e le altre c...". D'altronde, se nel calcio il suo idolo è l'ex nove del Real Madrid Hugo Sanchez, fuori da campo le sue icone preferite sono Garcia Morato, pilota dell'aviazione franchista, e Hans Rudel, asso della Luftwaffe: "Mi piacerebbe conoscere Tejero (uno dei protagonisti del fallito golpe del 1981, ndr)", aveva poi dichiarato lo scorso anno. Un atteggiamento che non gli ha certo guadagnato eccessiva simpatia in alcuni campi: dopo essere stato espulso a Pamplona gratificò gli spettatori di un "qué viva Espana, hijos de p..." mentre lo stadio di San Sebastian gli dedicò uno striscione con scritto "Salva, muerete".