Roma, Spalletti: "Chivu non merita i fischi"

Primo allenamento a porte aperte per la Roma allo stadio Flaminio. Centinaia di tifosi sugli spalti, nonostante il caldo torrido. Un autentico boato ha accolto l'ingresso di Francesco Totti, che poche ore prima, nel corso di una conferenza stampa, aveva annunciato l'addio alla Nazionale, preferendo dedicare tutte le sue energie al club giallorosso. Ovazioni e cori anche per Daniele De Rossi, Alberto Aquilani, Simone Perrotta e Luciano Spalletti. Fischi e insulti, quasi a intervalli regolari, sono invece stati rivolti a Cristian Chivu, accusato dai tifosi di aver tradito la maglia giallorosa. La partitella, con la quale si è concluso l'allenamento della squadra giallorosa si è aperta con un goal di Francesco Totti che ha fatto sfoggio del suo «cucchiaio». Alla fine della seduta si è tenuta la conferenza stampa di Luciano Spalletti che ha commentato i fischi a Chivu: "Non li merita", ha detto il tecnico.
Chivu è stato fischiato da tutti i tifosi.
Chivu non si merita tutti questi fischi per il momento. Ha dimostrato di essere un professionista serio, è difficile andare a valutare le cose per come si sono svolte. In queste situazioni i procuratori contano molto e credo ci sia stato qualcosa che lui non sapesse. Io su Cristian conto molto, spero di averlo a disposizione in futuro.
Se dovesse restare, con questi fischi si potrebbe essere incrinato qualcosa?
Non credo, Con le notizie che verranno fuori di volta in volta, ci sta che cambi tutto.
Ai tifosi cosa si sente di dire?
Noi abbiamo un pubblico affezionato e particolare. Bisogna sapere come vanno le cose, lui può aver avuto il desiderio di fare una scelta o un'altra. E quello fa parte della carriera di un calciatore.
Oggi Totti ha detto che se restasse Chivu la Roma potrebbe essere molto competitiva?
Noi comunque vogliamo andare a prendere due giocatori per ruolo. Se va via Chivu, ci vorrà un centrale e un esterno.
Si può segnare solo di pallonetto in allenamento?
Questo è Totti. Un giocatore di grande personalità, certe scelte non vanno contestate.
Un commento sulla decione di Totti di lasciare la Nazionale?
L'ho sentita la conferenza di Totti. Un po' mi dispiace, sicuramente lui ci avrà pensato profondamente. Nessuno, però, si deve permettere di andare a sindacare sulla sua situazione fisica. Quella la sa solo lui. E un'altra cosa: un giornalista non può dire che Francesco non abbia mai inciso con la maglia della Nazionale. Anzi, Lippi ha detto tutt'altro. Lo ha ritenuto un calciatore importante, e poi se si va a vedere quel rigore battuto contro l'Australia, evidenzia che lui si è preso delle responsabilità che nessuno si sarebbe preso in quel momento. Quindi lui ha inciso.
Come ha visto la squadra in questo allenamento?
I ragazzi stanno lavorando seriamente. Un po' di fatica c'è, forse questo è il momento peggiore dove c'è un accumulo di fatica. Io vedo la squadra propositiva, il pubblico ci sta dietro con molto calore. L'importante è lasciare la squadra tranquilla e non vedo perché non dovrebbe essere così anche in questa occasione.
Giuly non ha partecipato alla partita finale. Perché?
Aveva un fastidio, come Mauro Esposito. E' sempre meglio non rischiare.
Lei è stato molto osannato come Totti.
Fa piacere, ma bisogna essere seri e corretti.