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Taranto, Galigani spiega alcune scelte del mercato

Taranto, Galigani spiega alcune scelte del mercato
venerdì 12 ottobre 2007, 20:072007
di Alessio Calfapietra

Il dg del Taranto, Galigani, è intervenuto alla trasmissione "Febbre a 90" in onda giovedì sera sulle frequenze di radio Cittadella. Riportiamo uno stralcio della luna intervista, così come pubblicato dalla testata specialistica Calciopress.

Se non dovesse arrivare la vittoria (con il Martina), parleremmo di aria di crisi o tutto scorrerà tranquillamente?
"Se non arriverà la vittoria, senz'altro non sarebbe una cosa positiva; ma non parlerei di crisi. Considerando che su otto partite disputate al momento ne abbiamo giocate cinque fuori e tre in casa. Un derby è sempre una partita particolare, io non vorrei parlare di crisi. Certo c'è stata questa dichiarazione del presidente, che ad inizio stagione ha parlato di promozione alla 34ma giornata e ci sono delle aspettative della piazza. Ma dobbiamo anche comprendere le difficoltà che abbiamo incontrato fino ad ora e che stiamo superando. Per arrivare a certi traguardi bisogna lottare tutti insieme".

Come vedrebbe un ritorno di Christian Riganò a Taranto?
"Io ho parlato con Christian a gennaio, in quanto c'eravamo già incontrati in precedenza. Ma lui ormai ha una carriera dirottata su altri fronti e difficilmente potrà tornare a taranto nell'immediato".

Abbiamo sottoposto al D.G. rossoblu anche due domande "pepate" inviateci via mail da un nostro radio ascoltatore. Il dirigente jonico non si sottrae ai quesiti e risponde con decisione.

Volevo chiedere al Dott. Vittorio Galigani delucidazioni riguardo le reali motivazioni del mancato ingaggio di un attaccante da 18-20 gol all'anno (e non ci si dica che Di Gennaro ha scelto Gallipoli perché è migliore come piazza) e delle inspiegabili dimissioni del preparatore atletico Guicciardini, persona capace e competente
"Parliamo di Guicciardini, il quale ha deciso di adarsene per motivi personali che non abbiamo ben compreso. Lui non ha informato nemmeno la società della sua decisione. Ha telefonato ad un collaboratore della società Furlan (allenatore in seconda) dicendogli che il giorno successivo non si sarebbe presentato all'allenamento. Così facendo ha denotato poca correttezza e professionalità. Noi non discutiamo sulle capacità professionali di Guicciardini, ma sul suo comportamento. Aveva un accordo con il presidente ed inoltre aveva anche sottoscritto una bozza di contratto con noi. Comunque ha deciso in questo modo e per forza di cose abbiamo dovuto cambiare. La scelta è ricaduta su un preparatore atletico altrettanto bravo e tra l'altro anche tarantino. Che ha avuto esperienze anche in serie superiore con la Reggina e che conosciamo da diverso tempo. Per quanto riguarda la punta, i conti si fanno a fine campionato. Per esempio Di Gennaro, noi non lo abbiamo mai cercato. Abbiamo cercati altri, tipo Ferraro, Da Silva; purtroppo le società di appartenenza non gli hanno ceduti. Il presidente era disposto a fare sacrifici economici per l'acquisto del cartellino della società di appartenenza, sia per quanto concerne il contratto del giocatore; purtroppo sia la Salernitana che il Verona hanno deciso di trattenere i rispettivi calciatori. Poi ci sono stati gli infortuni di Dionigi e Cammarata, per questo oggi stiamo a parlare di punte. In particolare Dionigi da quando è arrivato ha fatto due gol ed ha dimostrato tutto il suo valore".