Torino, Franceschini si sfoga: "Voglio solo l'Atalanta"
Franceschini, come sta? «Un po' giù di morale, è ovvio».
L'infortunio. Lo strappo alla coscia, prima di firmare per l'Atalanta. «Due venerdì fa. Stavamo calciando in porta. Un tiro e mi sono strappato. Pazzesco. Ma vi rendete conto che non avrei dovuto nemmeno allenarmi, quel giorno? A un certo punto sembrava che dovessi andare a Bergamo già quel pomeriggio. Poi, invece, hanno deciso che partissi sabato mattina. Potevo non allenarmi più. Ma sono stato un professionista serio fino all'ultimo. E mi sono rotto. No, non lo meritavo proprio».
L'Atalanta l'aveva ugualmente messa sotto contratto per 3 anni. Ma dopo qualche giorno, dopo la risonanza magnetica, hanno cambiato idea. E non hanno depositato il contratto in Lega. «Posso comprenderli: non volevano più dare così tanti soldi al Torino (circa 850 mila euro, ndr) per un giocatore infortunato che dovrà restare fermo per un bel po'».
E adesso, col Torino che immagina di... rivalutarla a casa propria? «Spero ancora di trasferirmi all'Atalanta. Hanno grandissima fiducia in me, lì. Grandissima stima. Il problema è solo l'infortunio. Ci spero, certo. Io rispetto le scelte del Torino: l'ho detto, sono un professionista. Ma se il Torino dapprima vuole tenermi e mandare un altro al Chievo, poi tenta di scaricare me ai veneti, poi mi vende all'Atalanta, poi cambia di nuovo idea... beh, insomma, adesso sarò libero di dire la mia, no? E io preferisco andare a Bergamo».