Torino, un occhio a gennaio
Due settimane di pausa, prima di riprendere la marcia. Il tempo ideale per tracciare un primo bilancio e trovare le correzioni per il futuro: il primo successo è arrivato, sofferto, dopo sette giornate, nel finale di gara e con un uomo in più per un tempo abbondante. Ci sarebbe poco da gioire ma l'importanza dei tre punti ottenuta contro la Sampdoria è stata tanta, soprattutto sul piano morale, oltre che aver scoperto dopo il talento di Rubin quello di un altro emergente di cui si sentirà parlare, come Dominique Malonga. Tanto basta per affrontare con ottimismo la ripresa del torneo, anche se l'occhio verso il mercato che sarà a gennaio resta aperto, anche grazie a importanti sblocchi economici. A partire dall'ingaggio del tecnico Gianni De Biasi da parte del Levante. La seconda squadra di Valencia, infatti, ha esonerato il tecnico Abel Resino dopo il deludente inizio di campionato, scegliendo proprio l'ex allenatore granata per tentare la disperata impresa della salvezza. Ergo, soldi (circa 500 milioni) risparmiati da Cairo grazie alla risoluzione del contratto. Inoltre, gennaio dovrebbe permettere al Toro di sfoltire la rosa, alleggerire il monte ingaggi e intascare qualche soldo in più derivante dalle cessioni: Stellone, Lazetic, Melara e Franceschini hanno già le valigie in mano e l'eventuale obiettivo di mercato potrebbe essere una punta pesante, un centravanti che funga da boa per le incursioni dei "piccoletti" Recoba, Rosina e Di Michele.
Il giocatore in questione sarebbe già in casa, Sasa Bjelanovic. Il croato però ha finora deluso, non segna praticamente da un anno e i primi fantasmi di una bocciatura a campionato in corso già si avvisano. D'altra parte c'è la possibilità di pescare in casa Sampdoria un attaccante fra Caracciolo, cui l'aria di Genova ancora non l'ha guarito dopo le deludenti stagioni a Palermo ed Emiliano Bonazzoli. Quest'ultimo a causa di un grave infortunio si è visto lentamente scavalcare dagli altri compagni di reparto e con l'arrivo di Montella, Bellucci, Cassano e dello stesso Caracciolo è relegato al ruolo di quinta punta, con alle spalle la promessa Foti, già con la freccia di sorpasso pronta. Insomma, spazio per giocare poco, ancor meno dopo l'eliminazione dalla Uefa. Probabile quindi un tentativo in questi mesi da parte della dirigenza granata di accaparrarsi l'attaccante di Asolo. Per gli altri reparti tutto dovrebbe restare così com'è, a meno di una clamorosa offerta per Rubin, 20 anni appena e già seguito in Spagna.