Tragedia-Catania: Zamparini critico sul vertice di Governo
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, intervenendo a Radio Radio, mostra molte perplessità sul vertice di Governo, in corso di svolgimento a Palazzo Chigi, nel quale dovrebbero essere prese decisioni immediate e concrete per fronteggiare il fenomeno violenza negli stadi: "Non mi aspetto proprio nulla, perchè si tratta di persone che non sanno niente di calcio o di sport, che si riuniscono senza interpellarci, senza sentire noi intorno a un tavolo, noi che da 30 anni facciamo calcio. Non ci chiedono quali sono i problemi che hanno portato a questo, e per cui non siamo stati aiutati. Vogliono solo darci delle disposizioni. So che non partoriranno nulla".
La delusione di Zamparini è evidente, e mette a nudo i problemi che l'Italia si porta dietro da decenni: "Io sono nello sconforto. Quando in una mia azienda ci sono dei problemi io riunisco tutti i miei dirigenti, e ognuno dice la sua, ma specialmente quello che si occupa di idraulica se è un problema di idraulica, quello di finanza se è quello competente. In Italia noi abbiamo un ministro che un anno è della Sanità, l'anno dopo è dei Trasporti , l'anno dopo allo Sport, e questi ci insegnano come si deve mandare avanti questa Italia, e adesso anche come si deve fare il calcio. Quanto è successo è un problema di delinquenti lasciati per anni a piede libero, di criminali mai perseguiti, e adesso si cerca di ribaltare tutto sul calcio.
Ma lascino perdere".
Proseguendo con il suo discorso, Zamparini spiega anche cosa avrebbe fatto se fosse stato presente alla riunione con gli esponenti del Governo: "Avrei chiesto ad Amato e Melandri di avere l'umiltà di copiare dalle nazioni più evolute di noi, quelle che hanno già risolto questi problemi come l`Inghilterra Ma anche l'umiltà di ascoltare noi dirigenti del calcio, avrei detto loro di imitare quello che io faccio nel mio piccolo. Fin dal mio primo giorno a Palermo ho detto che al primo atto di violenza me ne sarei andato. Noi siamo vittime di questo sistema, non i suoi artefici. Non abbiamo interesse nelle violenze, semmai è il contrario. Perchè se la gente la si tiene lontana dal calcio, si uccidono le società. Mettiamo in luce problemi e risolviamoli, senza demagogia e senza interessi politici".