Udinese, Calori: "Inler la sorpresa; grande futuro per Felipe"
Alessandro Calori, amatissimo ex capitano dell'Udinese, è stato ospite della puntata odierna di "Bianconero" su Telefriuli. Calori ha risposto anche alle domande di telespettatori e di tifosi friulani intervenuti telefonicamente. Facendo un primo bilancio di questo scorcio di stagione, ci sono stati alcuni calciatori che hanno ben impressionato ed altri che hanno deluso. Calori ha nominato "Inler su tutti: è stata una lieta sorpresa per tutti. Si è inserito con facilità e ha fatto vedere buone cose.
Anche il rientro di Felipe è una delle liete novità: il brasiliano è un giocatore che ha tecnica e personalità e può guidare benissimo questa difesa. Mi piace moltissimo come ragazzo e come giocatore. Potenzialmente può aspirare ad essere la bandiera della squadra o ad ambire ad una grande. Molti si aspettavano di più da Quagliarella, che effettivamente non si è ancora espresso come sa fare: sono però sicuro che lo farà grazie alle sue qualità importanti. I suoi problemi potrebbero essere di ordine tattico, ma penso che oggi bisogna essere duttili. E' vero che partendo da sinistra potrebbe andare più facilmente alla conclusione ed avere dei vantaggi. L'allenatore ha scelto di schierare in quella posizione Di Natale, uno che i gol li fa fare ai propri compagni. Quagliarella comunque riuscirà ad emergere perchè ha qualità importanti. E' penalizzato dal fatto che le ha espresse in un solo anno, per cui sta sopportando il peso della riconferma. In questi casi l'esperienza è indispensabile."
Calori ha parole di apprezzamento anche per il tecnico:"Marino è un allenatore giovane, ma dove è stato ha sempre fatto bene. Propone anche un gioco piacevole. Il problema degli allenatori in genere è capire che tipo di lavoro viene loro richiesto. Lui è stato bravo perchè è partito con il 4-3-3 ed è passato al 3-4-3, ridando equilibrio alla squadra."
Problema portiere: in Italia ce ne sono sempre meno di "indigeni":"E' vero, stanno sparendo. C'è la ricerca del n°1 straniero. Gli stranieri però hanno una diversa interpretazione del ruolo. Il portiere ha un compito pesante: devono avere un certo feeling con i difensori, che però partecipano al gioco mentre loro sono sempre dietro ad aspettare la palla. Anche in allenamento non vengono coinvolti più di tanto."
Infine capitolo allenatori:"Zaccheroni è quello che ricordo con maggiore simpatia, anche se ho molta stima del tecnico Guidolin." Difficile, per finire, paragonare l'operato di Marino con quello del Zac, perchè "il romagnolo aveva giocatori più navigati di quelli di cui dispone il siciliano."