Vittorio Pusceddu su Fiorentina-Cagliari
E' nato e cresciuto, anche calcisticamente, nel Cagliari, ma nella sua carriera ha vestito anche la maglia della Fiorentina nella stagione 96/97, quella per intendersi della Coppa delle Coppe. Vittorio Pusceddu non era certo un fenomeno, ma in quella sua stagione a Firenze divenne uno dei giocatori a cui il pubblico si era affezionato, tanto da dedicargli un coro ("Pu-pu-pu-pu-pu-pu sce-sce-sce-sce-sce-sce du-du-du-du-du-du....forza Pusceddu alè"). Violanews.com lo ha intervistato per parlare del cammino della Fiorentina in Uefa e in campionato e della gara di domenica:
Segui ancora la Fiorentina?
"Seguo sempre tutte le mie ex squadre, quindi anche quella viola. Questo è un momento non felice per la formazione di Prandelli, anche se a Genova è arrivato un buon pareggio. Può capitare un periodo così in una stagione, dopo una partenza lanciatissima in cui tutto andava bene, adesso alla prima occasione la Fiorentina prende gol. Comunque è un'ottima squadra, costruita per puntare a vincere in futuro, non nell'immediato e per fare bene in questa stagione come credo stia facendo. Ci sono tanti giovani di valore che vanno saputi aspettare e che daranno grandi soddisfazioni nei prossimi anni".
Giovedì c'è la sfida decisiva in Uefa: fa bene la Fiorentina a giocare al massimo tutte le competizioni?
"Ha i mezzi per fare bene sia in Coppa che in campionato. Fa parte del dna di mister Prandelli cercare sempre e comunque la vittoria, in tutte le competizioni. E' vero che ormai si dice che conta solo la Champions ma vincere la Coppa Uefa sarebbe un risultato molto prestigioso. Analogie con la mia Fiorentina? Noi eravamo una rosa un po' corta, con pochi ricambi, la formazione di Prandelli è invece ampia e ricca di alternative".
Nella corsa Champions come vedi la Fiorentina?
"Credo sia superiore all'Udinese e al Palermo, anche se queste due sono due formazioni importanti. Il Milan sulla carta è superiore e può recuperare ma in ogni caso la squadra viola ha buone possibilità di centrare l'obiettivo".
Domenica c'è Fiorentina-Cagliari: che partita sarà per te?
"I tifosi viola non me ne vogliano, ma il mio cuore è rossoblù quindi spero che il Cagliari riesca a portar via qualche punto che farebbe davvero comodo per la classifica. Ma dalla settimana successiva spero che i viola vincano sempre..."
Che ricordi hai della tua stagione a Firenze?
"Bellissimi, purtroppo la nostra grande avventura in Coppa delle Coppe si fermò in semifinale con il Barcellona dopo aver pareggiato in trasferta perdemmo in casa, ma l'arbitro ne combinò di tutti i colori, un vero peccato. Firenze è una città bellissima e ha dei tifosi eccezionali: è stata una delle pochissime a dedicarmi anche un coro, davvero emozionante".
Parliamo del tuo pari-ruolo, Pasqual: dopo la prima stagione strepitosa si è come involuto...
"Secondo me è un ottimo giocatore, come era il suo predecessore Chiellini. E' ancora giovane e ha ancora margini di miglioramento, come i vari Montolivo e Pazzini, fa parte di quel progetto di cui parlavo prima, incentrato sul futuro".
Tu che fai adesso? So che sei ancora nel mondo del calcio...
"Sì, faccio l'allenatore (del Tavolara, serie D sarda, ndr). Come va? Per il momento abbastanza bene anche se abbiamo un po' di alti e bassi. Siamo quinti ma potevamo essere terzi, se troviamo un po' di continuità in più possiamo toglierci delle soddisfazioni".