Zaccheroni: "La Dinamo Kiev? Meglio l'Italia..."
Alberto Zaccheroni, premiato qualche giorno fa con il 'Moret d'aur', al settimanale Il Friuli rilascia una bella intervista nella quale ribadisce il legame che ha con Udine e con l'Udinese. Non nascondendo un cruccio: "Quello di non aver vinto lo scudetto. Nel mio terzo e ultimo anno a Udine avevo una squadra che lo poteva vincere". Zac continua affermando: "Purtroppo in quella stagione siamo partiti male, e i giocatori si sono convinti della propria forza troppo tardi. La pressione dei media in grandi piazze costituisce un problema, qui è il contrario. Ci coccolavano e non ci criticavano mai e questo non ha giovato. Peccato. L'altro cruccio di quella stagione è che arrivammo terzi. Era l'ultima stagione in cui entravano solo due squadre in Champions. Ma l'Udinese è famosa per la jella: vinse il primo scudetto della storia e non gli fu mai riconosciuto".
Sempre in tema Udinese Zac non ha dubbi sulle qualità dell'attuale tecnico bianconero: "Ho lavorato assieme a Marino empo fa e ne ho colto le qualità umane e tecniche".
Zac sul suo futuro è chiaro: "All'Udinese non potrei tornare.
Per una ragione semplice: so che non potrei migliorare quello che ottenni 10 anni fa. E questo limiterebbe i miei stimoli già in partenza. Ho il calcio nel DNA e quindi aspetto una chiamata, purchè da una squadra e una società con programmi seri". Qualcuno sussurra che c'è la Dynamo Kiev nel futuro... "Personalmente preferirei l'Italia, a meno che non si tratti di una compagine di grande levatura". Zac poi ricorda l'ultima esperienza, quella di Torino: "Mi chiamarono con obiettivo salvezza, ma chiesi alla società di cedere alcuni elementi nel mercato di gennaio. Informai anche i giocatori nel mirino, i quali infatti trovarono una sistemazione. Ma a Natale eravamo ottavi e il presidente si convinse di non cambiare nulla. E infatti tutto franò, e come sempre accade a pagare fu l'allenatore". Ma tra le delusioni del tecnico di Cesenatico c'è anche il Milan, esperienza che brucia ancora per come è finita: "Mi sostituirono dopo aver vinto il titolo. Fu Berlusconi a deciderlo perchè gli seccava non avermi scelto lui, bensì Galliani e Braida". Poi le altre sono la Lazio - "Anche perchè quel 5 maggio fu la mia squadra a togliere lo scudetto ai nerazzurri" - ed infine proprio l'Inter - "Dove preferii a Vieri il fenomeno Adriano di allora e i giocatori esclusi andavano a piangere dal presidente".