Aia, Gussoni: "Non scioperiamo, ma forse...."
Il presidente Aia Cesare Gussoni torna sullo sfogo di ieri, dovuto alle minacce subite da alcuni fischietti negli ultimi giorni e provocate dalle polemiche roventi che non hanno mai smesso di tormentare la categoria: "Non è solo un problema di Bergonzi. Si tratta di un gioco al massacro, della distruzione di un prodotto, il calcio, che non giova a nessuno. Ci sono 32mila uomini che rischiano ogni domenica per pura passione e non per soldi".
Poi il monito: "Alcuni arbitri vogliono fermarsi? Non ho mai colto una determinazione a sospendere il campionato. Il giorno in cui dovessimo arrivare a tanto lo faremo senza troppi proclami".
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