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Andria, Attimonelli cede il club al sindaco

Andria, Attimonelli cede il club al sindaco
martedì 18 marzo 2008, 15:242008
di Stefano Sica

Gianni Attimonelli dice basta. In una lettera aperta al sindaco di Andria, Vincenzo Zaccaro, il patron comunica l'intenzione di cedere la società all'amministrazione comunale.

"Caro Sindaco, l'ennesima farsa andata in scena a Melfi, in occasione della gara di Campionato contro la locale formazione, mi costringe ad una dolorosa scelta. Dopo tanti episodi che si sono succeduti nel corso del torneo, che hanno pesantemente penalizzato la nostra squadra e a cui ho soprasseduto, quanto accaduto nel secondo tempo di Melfi non può lasciarmi indifferente. Un rigore inesistente a favore del Melfi, uno non concesso all'Andria e, infine, l'ingiusta espulsione di un nostro giocatore. Episodi questi che hanno influito per l'ennesima volta sul risultato finale della gara. Devo, inoltre, sottolineare l'esemplare comportamento dei nostri tifosi al seguito, quasi 500, che hanno dimostrato grande maturità, nonostante abbiano assistito all'ennesimo scandalo. Ti sono sincero, però: confido in loro, ma non so per quanto riusciranno a sopportare tutto questo.
Non pensavo di dover arrivare a queste conclusioni, confidavo talmente tanto nel mondo del Calcio a cui tu mi avevi indotto, che mai e poi mai avrei pensato di doverti nuovamente coinvolgere nelle questioni societarie. Ma il vaso è colmo, dunque mi trovo costretto a rimettere la squadra nelle tue mani. La mancanza di rispetto della classe arbitrale m'indigna e nel contempo mi rattrista. Sono conscio che il risultato sportivo che la nostra squadra sta conseguendo non dipenda solo da fattori esterni, ci mancherebbe altro, ma la situazione che si è venuta a creare attorno alla nostra squadra è davvero assurda.
Tre anni or sono, quando con grande tenacia e coraggio, invitasti me e altri imprenditori a costituire una Società, affinché ad Andria non sparisse il Calcio, tu stesso avevi garantito agli Organi Federali sulla nostra credibilità, in occasione dell'accesso al Lodo Petrucci. Di questo, negli anni, noi ne abbiam fatto un cavallo di battaglia, fieri del fatto che, nell'intero panorama calcistico nazionale, eravamo un esempio da seguire. A prescindere dai risultati sportivi conseguiti, abbiamo condotto una politica amministrativa impeccabile, di cui l'intera Città può ritenersi orgogliosa.
Più volte ho sollecitato gli Organi preposti (Lega Calcio Serie C e C.A.N. di C), affinché fosse sancito il principio di equità e di imparzialità nelle decisioni arbitrali. I miei reclami non hanno ad oggi ancora avuto risposta. Ora non ne posso più. In questo modo di fare Calcio non credo e non ho più fiducia in chi giudica. Investire in questo mondo e non essere rispettato mi offende e mi umilia oltre modo. Ecco perchè, a nome della Proprietà, ti cedo simbolicamente la squadra. Intendo rispettare i miei impegni economici fino a fine stagione, e ti comunico che per gestire l'ordinaria amministrazione ho nominato un nuovo Direttore Generale, che risponde al nome di Marcello Pitino, il quale provvederà a sostituirmi nella gestione".