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Asse Napoli-Juve? Ma Hamsik non si tocca

Asse Napoli-Juve? Ma Hamsik non si tocca
mercoledì 30 aprile 2008, 00:002008
di Alfredo Pedulla'
Nato a Messina il 15 Aprile 1964, si trasferisce a Roma nel 1989 per lavorare presso la Redazione del Corriere dello Sport, fino al 2007. Opinionista a Sportitalia, ha vinto i premi "Oscar dei giovani","San Silvestro d'oro" e "Beppe Viola".

La Juve ha perso Flamini: non è una sorpresa. E voi di Tuttomercatoweb (grazie per i messaggi, simpatici e numerosi)) sapete da un pezzo che sarebbe andato al Milan. Il Napoli potrebbe perdere Blasi, nel senso che sta - apparentemente - decidendo di non pensare al riscatto della comproprietà proprio dalla Juve. A parte che le dichiarazioni del direttore generale Marino mi sono sembrate abbastanza ingenerose nei riguardi del ragazzo, il problema sta a monte. Quando, l'estate scorsa, il Napoli rilevò il 50 per cento del cartellino, avrebbe dovuto assicurarsi il diritto al riscatto dell'altra metà. Elementare cautela per chi vive di mercato. Pagando un totale leggermente superiore ai quattro milioni avrebbe portato a casa un signor mediano. Blasi troppo falloso? D'accordo, è un difetto: ma vogliamo vedere i pregi? Oggi per l'altro cinquanta per cento di Blasi il Napoli si è sentito sparare circa quattro milioni: io non sono esterrefatto, il mercato è organizzazione. A parte il fatto che se spendi 4,2 per Navarro (troppi) non è assurdo che Blasi ne valga circa sei. Juve e Napoli si stanno parlando perché vorrebbero allargare il fronte. Partendo da Blasi, passando pe Zalayeta (altra comproprietà), fermata intermedia Palladino (che a me risulta Cassano voglia portare ad ogni costo alla Sampdoria), tappa conclusiva Iaquinta. Tutto verso casa Reja, probabile stratega del Napoli anche la prossima stagione (chiedo scusa, ma i miei dubbi restano. Non discuto i risultati, ma vorrei qualcosa di più affascinante dal punto di vista tattico). La domanda è: ma sono tutti in partenza da Torino verso Napoli? Nessuno da Napoli verso Torino? Il punto è proprio questo. La Juve sbava per Marek Hamsik, ma ha notato con grande piacere che anche Santacroce è pronto per la definitiva consacrazione. Più che l'erede di Nedved, cerca un bel puntello in mezzo, un signore di talento, un ragazzo di personalità. Io ho seguito Hamsik a Brescia, in serie B, quando era snobbato e ignorato dal grande calcio. Ricordo di aver parlato con colleghi inglesi che ne magnificavano le doti, che mi avevano anticipato una possibile irruzione dell'Arsenal e soprattutto del Manchester United.

Quanto costa, dieci? Offriamo dodici. Se avessero offerto davvero, l'avrebbero preso. Non hanno offerto e l'ha preso il Napoli per poco meno della metà di dodici. Un grande affare, una geniale intuizione, un fantastico colpo di reni. Ora ci sono due discorsi da fare. Il primo. Ma come mai le big d'Italia quando devono pescare in serie B dormicchiano, rinviano, non rischiano cifre modeste, ma dal ritorno tecnico assicurato, rispetto ai milioni di euro che spesso scaraventano dalla finestra? Il punto è questo: sarebbe bastato confezionare due-tre relazioni giuste e portare a casa un ragazzo dal talento infinito, magari rinunciando (perché no?) a spendere più del doppio per il soporifero Tiago. E perché il Milan anziché puntare sul signor Emerson che parteciperà alla prossima edizione di "Chi l'ha visto?", protagonista di tutto il ciclo, non ha sprecato qualche sabato pomeriggio sulle tribune di Mompiano per convincersi in dieci minuti che il signor Hamsik sarebbe stato l'affare del 2007 e anche del 2008? Potrei continuare con l'Inter che poi ha scelto Maniche. E mi sorprende persino che quel gran mago di Corvino l'abbia lasciato scivolare senza fare una proposta per indirizzarlo verso Firenze. Il secondo discorso coinvolge il Napoli al cento per cento. Ben venga l'asse con la Juve, ben vengano i rapporti di collaborazione: fate pure, trovate le coordinate giuste, mettetevi d'accordo e tutelate i vostri interessi. Ma l'interesse del Napoli deve essere quello di trattenere Hamsik, di bloccare Santacroce, di riscattare Blasi, di blindare Lavezzi, di coccolare Gargano. Altrimenti, quale sarebbe l'idea? Valorizzare un gioiello, fare una plusvalenza anche tripla rispetto al costo originario del cartellino (mi riferisco sempre ad Hamsik) e poi farlo partire? Non mi risulta che la Fiorentina sia intenzionata a scaricare Montolivo, né che l'Udinese si sia liberata in fretta dei gioielli (per il momento sono tutti lì: splende Di Natale, luccica Quagliarella, emerge soprattutto Zapata). Morale dell'asse (eventuale) Napoli-Juventus: costruiamo una bella autostrada, patti chiari e intese proficue. Ma blindare Hamsik a casa Reja non è un banale consiglio, piuttosto una necessità. Altrimenti io ci avrò capito poco. E disturberò qualche amico in grado di spiegarmi, nei dettagli, il progetto di De Laurentiis.