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Bruno: "Nel '93 tutto il popolo granata faceva il tifo per i viola eppure..."

Bruno: "Nel '93 tutto il popolo granata faceva il tifo per i viola eppure..."
domenica 18 maggio 2008, 12:522008
di Appi .
fonte CORRIERE FIORENTINO

Salto indietro di quindici anni, maggio 1993, Torino-Fiorentina con le stesse caratteristiche di oggi: non contava niente per i granata e tutto per i viola, che cercavano la vittoria per salvarsi. Pasquale Bruno, quella partita, se la ricorda benissimo perché da difensore granata - tanto per cambiare squalificato - era in tribuna a soffrire maledettamente... per la Fiorentina. «Eh sì, avevo concluso da poche settimane il mio passaggio a Firenze e così vissi una situazione unica in carriera: tifare contro la mia squadra. Ma non ero l'unico».
«Beh, ho ancora presente l'atmosfera di quel pomeriggio al Delle Alpi, noi eravamo a metà classifica e pensavamo solo alla futura finale di Coppa Italia contro la Roma. In panchina c'era Mondonico, tifoso viola dichiarato, sugli spalti quelli del Toro speravano che la Fiorentina si salvasse. Non importava se perdevamo la partita. Con un eufemismo potremmo dire che in campo non è che ci fosse una cattiveria da finale di Champions Leagues...».

Però i viola non riuscirono ugualmente a vincere.
«Per forza, non arrivarono quasi mai a tirare in porta. Fu una partita irreale: il Torino andò in vantaggio con Aguilera alla prima conclusione, poi si mise passivamente ad aspettare che i viola venissero avanti. Ma la Fiorentina era ormai andata psicologicamente e non fece quasi niente. I miei compagni mi raccontarono di giocatori impauriti, irriconoscibili. Solo al novantesimo Batistuta riuscì a pareggiare, ma era troppo tardi: per quella mancata vittoria i viola finirono in B. Anzi... finimmo in B».

Il gemellaggio può condizionare?
«Certamente sì. Lo senti che il clima è diverso, irreale. Dopo di che contano motivazioni e grinta: sarei molto stupito se il Torino attuale oggi giocasse una partita impostata sull'agonismo».

Quindi Fiorentina in Champions?
«Per me sì, al 90%, soprattutto perché è molto più forte tecnicamente del Torino. E' vero che quindici anni fa in squadra c'erano dei campioni come Batistuta, Baiano, Effenberg, Laudrup e Orlando, ma mancava il collante, lo spirito. Con Prandelli invece, in questo senso, si va sul sicuro».