Carrarese, nasce un comitato per salvare il club

Preoccupati per il futuro della società, un gruppo di tifosi della Carrarese ha fondato un comitato denominato "Salviamo la Carrarese", con lo scopo di sensibilizzare la città sulle vicende del club. Il portale Calciotoscano ha diffuso il comunicato emesso dal neonato comitato.
"Il rischio più che concreto di disputare per l'ottava volta in undici anni i play out, la prospettiva dell'ennesimo tormentone estivo legato alla trattativa per la vendita della società, ha spinto un gruppo di tifosi ad interrogarsi su cosa poter fare di concreto per non vedere l'amata squadra precipitare tra i dilettanti proprio in occasione del centenario.
L'idea di partenza è la costituzione di un comitato pro-carrarese, che attraverso iniziative pubbliche, il più possibilmente allargate e trasversali, intende fare luce sullo stato di salute della società e sui possibili scenari futuri.
Pur comprendendo le critiche a Fontanili non condividiamo appieno la contestazione; è nostra intenzione infatti riconoscere al presidente di essersi prestato alla causa azzurra in un momento assai difficile.
Ciò però non ci impedisce di ritenere ormai inevitabilmente chiusa la sua era.
Il suo comportamento, inoltre, nei confronti della squadra appare un chiaro sintomo di disimpegno.
In un momento come questo sarebbe necessario un contatto continuo, una presenza costante del Presidente con la squadra.

Invece è il primo ad abbandonare lo stadio (vedi domenica) e non è mai presente agli allenamenti.
In definitiva, non svolge quel ruolo di guida, di controllo e di verifica dell'impegno di tutti a remare nella stessa direzione, che invece pretende il momento tragico che stà vivendo la squadra della nostra citta'.
Si, perchè è bene ricordare che la Carrarese è patrimonio dell'intera città di Carrara, e come tale deve essere considerato e salvaguardato.
A tale proposito proprio perchè gli spareggi si giocheranno molto in chiave psicologica crediamo che un passaggio di proprietà a ridosso dei play out possa essere una chance in più per giocarci la permanenza nel mondo professionistico.
Siamo sicuri che alla base dei tentennamenti di possibili gruppi interessati all'acquisto ci sia il timore della la serie D? Oppure non ci sia la pantomima del prezzo della cessione? Assisteremo come in passato alla demonizzazione di possibili acquirenti (vedi Girotti) che poi in fuga da Carrara sono andati a fare calcio, con serietà, altrove? Siamo sicuri che veramente nessun imprenditore locale sia disposto a rientrare nel giro? E' così difficile dare una valutazione ad una società di calcio?
A tutti questi interrogativi ci piacerebbe avere una risposta.
non abbiamo la presunzione di darla noi, chiediamo solamente che le parti in causa, ivi comprese quelle istituzionali, perché vogliamo ribadire che la Carrarese è anche un bene pubblico, contribuiscano a fare chiarezza, rendendo note a tutti le proprie intenzioni".