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...con Andrea Caracciolo

...con Andrea Caracciolo
lunedì 4 febbraio 2008, 00:002008
di Raffaella Bon e Gianluigi Longari

Ha tenuto tutti con il fiato sospeso, Palermo, Sampdoria, Rangers, e soprattutto Brescia. Ma alla fine è riuscito ad ottenere quello che desiderava. Andrea Caracciolo, l'airone, è ritornato a Brescia, squadra che l'ha lanciato nel calcio che conta, e città nella quale sente di potersi riproporre a grandi livelli. Una scelta, difficile, incomprensibile ai più, ma non a lui, che sa bene quanto l'ambiente della Leonessa possa essere determinante per ritornare a sbattere le ali come un tempo. I primi frutti sono già stati raccolti: una grande prestazione ed un bellissimo gol all'esordio, sono le premesse ideali per la rincorsa alla serie A ed alla rinascita professionale, e proprio di questo, ma non solo, Caracciolo ci parlerà in questa intervista esclusiva, in cui ci svelerà anche i motivi della sua "crisi" e i retroscena sulle numerose trattative che lo hanno visto coinvolto in questo caldissimo (per lui) gennaio.

ESORDIO BOOM
"Il mio esordio è stato bellissimo. Da quando sono sceso in campo. I tifosi mi hanno accolto con molto calore, dimostrando che la mia scelta è stata quella giusta. Non ero in perfette condizioni fisiche, non solo perché non ho giocato molto, ma anche perché durante il calciomercato mi sono allenato anche poco. Ero molto emozionato, ma ho cercato fin da subito di dare tutto. Il gol è stato importante ed anche bello. Un cross dalla sinistra di Dalla Mano e ho avuto fortuna".

BRESCIA, TRATTATIVA ESTENUANTE
"Effettivamente si è trattato di una trattativa complessa e complicata; fino all' ultimo minuto non sapevo dove avrei giocato da oggi in avanti, ma alla fine è stata determinante la mia 'voglia di Brescia'. Non ho guardato alla categoria in cui avrei giocato ho badato di più ai sentimenti e ai valori suscitati in me da questa città e da questa Società".

TORINO, NON MI HAI MAI CERCATO
"Col Toro è stata una trattativa strana; non so perché ma ho avuto l'impressione, nel corso dei colloqui, di non essere mai stato il primo obiettivo della società Granata, mentre per contro sentivo la mia grande volontà di tornare a Brescia ed il desiderio del Presidente Corioni di volermi di nuovo con lui".

RANGERS, POSSIBILITA' CONCRETA
"Il mio procuratore mi aveva informato a più riprese dell'interesse degli Scozzesi nei miei confronti; nell'ultimo giorno di mercato mi si sono presentati il loro Manager, il responsabile del mercato e l'allenatore che hanno tentato di convincermi. Ora penso però di aver fatto bene a scegliere ciò che ho scelto perché qui a Brescia avevo lasciato degli amici e dei bei ricordi".

ESPERIENZA ALL'ESTERO
"Sono appena arrivato qui, ed ora, più che al futuro, devo pensare a questo presente tanto cercato e voluto".

PROGETTO BRESCIA
"Il progetto del Brescia e quindi ora anche il mio, è quello di raggiungere la serie A; personalmente voglio che questo trasferimento mi consenta di tornare ad essere quel forte giocatore che credo di essere stato in un passato neanche tanto lontano".

SAMPDORIA, DOVEVA ANDARE COSI'...
"Non hanno funzionato tante cose; ho avuto poche possibilità per mettermi in luce perché c'erano nomi importanti come Montella e Cassano; forse doveva andare così...".

CASSANO, FUTURO IN UNA BIG
"A mio parere Cassano è tra i 3 più forti giocatori al mondo e sicuramente il suo futuro è in una grande squadra".

EREDITA' DI TONI A PALERMO
"Io credo di non aver fatto male a Palermo; il primo anno ho segnato 9 reti e poi forse ho anche avuto un po' di sfortuna".

OBIETTIVO PERSONALE
"Il Brescia deve tornare in serie A; io voglio tornare ad esser il gran giocatore che credo di essere stato".