...con Elio Gustinetti
E chi l'ha detto che le minestre riscaldate non sono buone? Sicuramente non un tifoso dell'Albinoleffe. Elio Gustinetti, infatti, è alla sua seconda esperienza sulla panchina degli orobici (senza contare i trascorsi all'Albinese e al Leffe nel pre-fusione), e per quanto possibile sta facendo ancora meglio del suo primo quadriennio, dal 2001 al 2005.
Per questa serie di motivi, noi di Tuttomercatoweb abbiamo deciso di rivolgerci a lui, per avere un'opinione riguardo alla situazione della sua squadra, in lotta per la promozione nonostante ben altre aspettative, e su tutta la serie B in generale. Senza tralasciare, sullo sfondo, alcune considerazioni in chiave mercato.
È giusto definire l'Albinoleffe come la sorpresa di questa stagione?
"Sì, sinceramente direi di si. La nostra miscela è l'esperienza, giocatori di grande tradizione con giocatori di grande prospettiva".
Per lei si è trattato di un ritorno in questa società...
"Il mio primo pensiero quando mi hanno chiamato è stato di voler fare qualcosa di importante e, per adesso, i risultati mi stanno dando ragione Certamente sono favorito perché conosco l'ambiente. La mia fortuna è quella di conoscere molti dei giocatori. Li avevo già allenati due stagioni fa".
Cosa ha in più questa squadra rispetto al 2005?
"Ha acquisito una mentalità e una determinazione importante. Le salvezze raggiunte in passato hanno dato qualcosa in più a questi giocatori. Ora c'è maggiore esperienza da parte di tutti. Qualcuno ha avuto modo di mettersi alla prova anche in Serie C. Lì si impara tantissimo".
Che ricordi conserva del suo passato all'Albinoleffe?
"Entrare nel mondo Albinoleffe è stato più difficile sette anni fa, perché c'era da costruire un gruppo nuovo.Eppure nel giro di due stagioni riuscimmo a toglierci bellissime soddisfazioni come la vittoria col Livorno in Coppa Italia di C. E di quei giocatori oggi ne ritrovo ancora parecchi nella mia rosa: oltre a Carobbio ci sono Poloni, Garlini, Bonazzi, Sonzogni che ha smesso da poco, senza dimenticare capitan Del Prato.
Qual è l'obiettivo di questa stagione?
"L'obiettivo stagionale era di salvarsi. Ma i giocatori stanno dimostrando qualcosa di veramente importante. Credo nella loro qualità e visto la posizione di classifica speriamo in qualcosa di più".
Tipo la serie A?
"L'obiettivo è quello di cercare di fare il meglio in ogni partita, continuare a tenere un ruolino di marcia interessante come abbiamo fatto fino ad ora. Certo, non sarà facile, ma ce la metteremo tutta per fare in modo che questo accada, perciò i propositi sono molto buoni nella speranza di regalarci qualcosa che ad inizio stagione sembrava inaspettato".
Che campionato vede in serie B?
"Un campionato importante, le prime stanno viaggiando a regime incredibile, chi si salva dovrà fare tanto. Ma personalmente vedo il Brescia che si è rafforzato notevolmente con giocatori di esperienza, gente di serie A. Ma anche il Chievo, Lecce e Bologna hanno qualità importanti".
Può svelarci il segreto dell'Albinoleffe?
"La voglia di non mollare mai, di lavorare tanto sono la vera arma in più di questo gruppo. Si parla anche di piazza tranquilla, questo è vero. Ma a volte può essere anche un handicap, quando giochiamo con piazze importanti che sono seguite dai loro tifosi".
Da qui alla fine riuscirete a reggere lo stesso ritmo?
"Credo che qualora ci fosse un calo non ci dovremmo sorprendere. Abbiamo speso tanto in questa prima parte della stagione, riuscendo anche a far fronte a situazioni di emergenza, è chiaro che non sarà possibile avere lo stesso rendimento delle prime partite, ma io sono fiducioso. E poi il calo possono averlo anche le altre squadre...".
Oggi vi attende una partita difficile, contro il Messina, che insidie nasconde?
"Sarà una partita importante ed impegnativa. Dobbiamo fare risultato se vogliamo stare ancorati alle grandi. Ma sappiamo che non sarà facile, ci confronteremo con una squadra che non sta vivendo un buon momento e vorrà fare risultato".
Attualmente c'è qualche giocatore della rosa pronto per la Serie A?
"La speranza di ogni allenatore è mantenere i giocatori bravi e non lasciare che partano. Però è chiaro che bisogna capire anche cosa vuole l'Albinoleffe e quale sia la sua mentalità. Io sono soddisfatto dei ragazzi che ho allenato fin'ora, vedo un gruppo importante. Uno dei nostri obiettivi era riportare alla ribalta alcuni giocatori affinché potessero avere delle richieste, però è chiaro e sono cosciente, essendo l'allenatore dell'Albinoleffe, che se dovesse arrivare qualche offerta importante questa verrà valutata con attenzione. Indubbiamente tre o quattro elementi sono pronti, ma non faccio i nomi. Sarebbe ingiusto verso gli altri. La forza di questa squadra è il gruppo. Perrico, Reluso, Ruotolo stanno facendo benissimo. Belle scommesse".
Cellini è stato richiesto anche dalla Fiorentina?
"Cellini è un giocatore importante, un centrocampista atipico. Io l'ho ricreato, visto il fisico non prestante, come seconda punta. Sta facendo bene e lo vedo già pronto per solcare la serie A".
Anche Marchetti è richiesto da tante squadre di A...
"Questa è la sorpresa più grossa assieme a Cellini. La serie A non è facile, ma lui è pronto già a fare da titolare".