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...con Marcello Bonetto

...con Marcello Bonetto
venerdì 11 gennaio 2008, 00:002008
di Raffaella Bon e Gianluigi Longari

È arrivato il suo momento. Come ogni anno, a gennaio, Marcello Bonetto è protagonista. E non potrebbe essere altrimenti, dato il gran numero di giocatori interessanti che annovera tra i suoi assistiti. In questa intervista, uno dei procuratori più importanti d'Italia, ci racconta tutto sulle trattative di questo 2008. Da come si muoveranno le grandi, a quali saranno le tendenze di questo mercato fino, perché no, a fornirci qualche succosa anticipazione riguardo al futuro dei suoi clienti più in vista.

CALCIOMERCATO
"Questo inizio di trattative lo valuto come la fase iniziale di un mercato che non sarà particolarmente ricco, senza grandi colpi di scena, vista la carenza economica. Quindi non credo in botti clamorosi come Ronaldinho al Milan, per intenderci. Certamente essendo un mercato che non a caso è definito 'di riparazione', ne approfitterà maggiormente chi è in fondo alla classifica. Le società di vertice penso non si muoveranno. Si parla di operazioni da parte di Inter e Juventus, ma non credo riguardino l'immediato. I bianconeri sarebbero alla ricerca di un centrocampista: si fa tanto il nome di Sissoko, ma non essendo lui un mio assistito e non facendo io parte dei vertici della società Juventus, ne so quanto voi".

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
"Io, chiaramente, tenderei a consigliare un giocatore assistito dal nostro gruppo. In particolare, alle squadre alla ricerca di un valido portiere, mi sento di fare il nome di Curci. Il giocatore è blindato a Roma da un contratto con scadenza fissata nel 2011, ma ha voglia di giocare. Quest'estate i giallorossi hanno rinunciato a diverse offerte, conoscendo le sue qualità, anche perché Doni doveva ancora trovare una propria dimensione, che invece devo dire ha trovato. Il portiere brasiliano è uno dei migliori: dopo il ritiro di Peruzzi, ed escluso ovviamente Buffon, è uno dei tre migliori portieri che giocano in Italia. Non è facile crescere come ha fatto Doni. Tornando a Curci, non dimentichiamo che in questo momento è convocato come terzo portiere della Nazionale di Donadoni".

ZAMBROTTA
"È prematuro dirlo, ma credo proprio che a gennaio non tornerà in Italia. Nelle ultime partite non è stato utilizzato, ma la sua avventura è stata abbastanza positiva. Si è inserito in una squadra che aveva vinto molto. Ammetto che ultimamente sta facendo meno bene, ma non di certo per demerito suo. Lo scorso anno hanno perso un campionato in una maniera incredibile".

RITORNO DEGLI ITALIANI
"Di solito i calciatori italiani, ormai è una statistica storicamente attendibile, hanno difficoltà ad ambientarsi all'estero. Lucarelli tanto più si è trovato in condizioni ambientali difficili. Anche se c'è da dire che alcuni giocatori nostri assistiti come Maresca, Zambrotta e Sorrentino si trovano bene. Ma posso dire che la Spagna è diversa dagli altri paesi, come la stessa Inghilterra. La Spagna come lingua, cultura è molto più simile alle nostre abitudini. In Inghilterra sia per costumi che lingua ci sono delle difficoltà maggiori. Se ci fate caso anche gli stessi giocatori inglesi si trovano in difficoltà a venire da noi".

MARESCA ALL'INTER
"Maresca ha un contratto che scade a breve, alla fine della prossima stagione. Come è noto le squadre non vogliono privarsi dei giocatori a zero lire. La società se ha bisogno di monetizzare deve cedere il giocatore. Quindi, anche se è un discorso per adesso prematuro, possiamo ipotizzare che a giugno il giocatore andrà via. Difficile che possa essere ceduto in questa parentesi di mercato, tanto più che il Siviglia si è privato di un suo centrocampista per la Coppa d'Africa (Keita ndr). Non è comunque detto che torni in Italia. Maresca è un ragazzo che si adatta facilmente, e grazie alla sua forma mentale si è trovato bene sia in Inghilterra che in Spagna. Per quanto riguarda un presunto interesse da parte dell'Inter, credo si tratti solo di voci di mercato. Il grosso problema è che lui, avendo già giocando con il Siviglia in Champions non può più farlo con un'altra squadra".

GILARDINO-FIORENTINA
"Gilardino resta a Milano. Detto ciò, ho letto anch'io come il ragazzo venga spesso accostato alla Fiorentina. Il motivo va ricercato nel rapporto che lega il mio assistito a Prandelli, del quale ha conservato un ottimo ricordo. Alberto riconosce al mister meriti molteplici, si stimano moltissimo a vicenda e questo è sempre molto importante".

CIGARINI&DESSENA
"Sento sempre parlare del futuro di entrambi i giocatori, ma ci tengo a specificare che sono due calciatori diversi, ognuno con le proprie caratteristiche. Confermo il grande interesse di molte società italiane e straniere nei loro confronti. Tuttavia loro sono due gioielli del Parma, e non credo proprio che i ducali possano pensare di privarsi di questi due ragazzi nel mercato di gennaio. I gialloblu hanno bisogno di entrambi per finire bene il campionato, poi per loro si andranno ad aprire scenari importanti".