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...con Mario Beretta

...con Mario Beretta
mercoledì 12 marzo 2008, 00:002008
di Raffaella Bon e Gianluigi Longari

Sorpresa fino a un certo punto. Sbaglia, infatti, chi si stupisce dell'ottimo momento del Siena. Già nella scorsa stagione, sotto la guida di Mario Beretta, i toscani riuscirono a raggiungere una salvezza sulla quale in pochi avrebbero scommesso. Quest'anno (è ammesso ogni tipo di scongiuro da parte dei sostenitori toscani) la storia sembra destinata a ripetersi, con i bianconeri a più 6 dalla zona retrocessione, e lanciati dalla splendida quanto inattesa vittoria di domenica nel derby toscano contro la Fiorentina. Di questo, ma non solo, abbiamo parlato con il tecnico milanese, che non si è astenuto dal dire la sua anche riguardo ai temi più interessanti sviluppatisi in questi ultimi giorni. A partire dalle parole del suo presidente Stronati, contrario alle espulsioni causate dalle esultanze: "Non condivido assolutamente questa regola, si toglie al calcio quel poco di gioia rimasta".

Il Siena sta vivendo un ottimo momento
Siamo in un momento positivo, stiamo bene fisicamente e mentalmente. Abbiamo fatto una serie positiva di buone partite, recuperando diverse posizioni in classifica.

Qual è, se esiste, il vostro segreto?
Abbiamo la mentalità della provinciale ma l'ambizione di giocare un calcio coraggioso. Inoltre abbiamo la cultura del lavoro. Dopo i risultati positivi ottenuti contro Cagliari ed Empoli avevo promesso alla squadra un giorno di vacanza in più. Ma i giocatori hanno preferito rinunciarci.

A questo punto la salvezza è a portata di mano?
Abbiamo fatto un passo in avanti notevole, ma questo non ci pone a riparo da sorprese, siamo contenti di queste vittorie però da oggi si ricomincia. Siamo in tanti nella zona bassa e come ho sempre detto, sarà una lotta serrata fino alla fine. Ovviamente fa piacere avere questi punti in classifica però sappiamo che dobbiamo ancora farne parecchi. Servono almeno altri dieci punti.

La sua è una squadra che gioca bene... soprattutto contro le grandi
Anche ad Empoli abbiamo fatto un'ottima gara. Ogni partita è una storia a sé. Ed ogni partita fa parte anche del passato. Sia con la Roma che con la Fiorentina abbiamo guadagnato tre punti importanti.

Ma come si fa a battere una grande? Quale la sua ricetta?
Bisogna stare bene sotto l`aspetto fisico-atletico. Mettere molta corsa per sopperire al divario tecnico che sicuramente c`è. Devi stare bene e allora puoi mettere in crisi anche una squadra più forte di te

Con la Fiorentina, oltre al risultato, siete stati anche protagonisti di un'ottima prestazione
Sicuramente la Fiorentina è la squadra che, per adesso, ha giocato meglio rispetto alle altre al Franchi. Ha fatto una buona partita, ed è stata penalizzata anche da alcune occasioni sbagliate sotto porta, ma il Siena non ha mai mollato. Ha dimostrato un grande orgoglio. La Fiorentina ha ottime qualità, per me arriverà in Champions e potrà anche andare avanti in Uefa.

E poi c'è Maccarone... un gol alla Del Piero per lui, concorda?
Penso di no. Del Piero calcia in modo diverso. Maccarone ha calciato di giro sopra la traversa. Sicuramente ha fatto una prodezza straordinaria. Ho sentito dire che la responsabilità era della barriera mal schierata o di Frey, ma posso solo dire che a volte vanno anche ammesse le bravure altrui. Frey non poteva farci niente è stato molto bravo Maccarone.

Maccarone contro il Siena, Osvaldo contro la Juventus... due gol importanti ma entrambi sono stati espulsi, condivide questa regola?
Non la condivido pienamente, vengono tolte le cose belle del calcio. Non riesco a capire che problema ci sia se uno si toglie la maglietta, dato per scontato che non ci siano strane scritte sotto. Mi sembra un bel gesto anche verso i tifosi. Nel calcio non c'è più la gioia di prima.

Tra i più giovani spicca il talento Forestieri...
Un ragazzo che è addirittura più avanti di Balotelli e Paloschi visto che ha già tredici presenze in serie A. Massimo tra tre anni farà la differenza.

A gennaio la squadra si è rafforzata parecchio, è arrivato anche Riganò
Riganò sta bene e si sta allenando a pieno ritmo. Anche se ha giocato meno ha fatto prestazioni importanti anche con gol determinanti per noi. Continuerà a darci una grande mano.

A fine gara, dopo la Fiorentina, il giocatore ha dichiarato di trovarsi in difficoltà con questo tipo di gioco...
Riganò è un giocatore che ha caratteristiche diverse da Frick e Maccarone ma ci serve un giocatore con tali qualità per provare anche un altro tipo di gioco.

E' saltata la panchina del Parma, squadra che le sta a cuore, pensa che si possa ancora salvare?
Sicuramente ha qualità importanti. Mi spiace per Di Carlo che conosco ha buone qualità e sono sicuro che farà tesoro di questa esperienza e dimostrerà in futuro di essere un tecnico valido. Glielo auguro.Io spero sinceramente che il Parma si salvi, anche se prima ce la dobbiamo fare noi...

Lei è subentrato in corsa, allora fa bene ad una squadra cambiare in corsa?
Sono sempre situazioni che vanno valutate singolarmente, non c'è una regola fissa. Dipende da tanti fattori. Purtroppo nel calcio si sa. Si cambia in modo frettoloso e magari per errori altrui paga l'allenatore

Il suo modello di allenatore?
Sacchi ha condizionato tutta la mia generazione.

Il calendario propone due sfide delicate contro Reggina e Catania
Non temo cali di concentrazione. La squadra sa che non dobbiamo vivere guardando indietro.

Chi entrerà in zona Champions?
Inter, Roma, Milan e Fiorentina. Il Milan non avendo più la Champions sente meno stanchezza dei viola. La Juventus a mio avviso non ce la farà.

La corsa per lo scudetto è ancora aperta?
Sei punti sono pochi e tanti. La Roma ha ripreso a giocare con continuità e dopo la vittoria importante di Madrid ha dalla sua un forte entusiasmo.

Mentre per la salvezza?
Siamo in tanti in fondo alla classifica. Sarà una lotta fino all'ultimo. Secondo me anche appassionante. Anche il Cagliari l'ho visto piuttosto bene, è una squadra ancora viva. Se l'è giocata fino in fondo contro il Catania, ed ha fatto risultati importanti nelle ultime gare.