...con Massimo Donati
"Mi candido anch'io a tornare, visto che, a quanto si legge, molti giocatori non facendo la Champions andranno via". A parlare è Massimo Donati, ed i calciatori ai quali fa riferimento sono quelli del Milan, la sua ex squadra. Voglia di casa, dunque, per il centrocampista italiano, protagonista della nostra intervista esclusiva di oggi, che dopo una stagione vissuta all'estero e da protagonista nel Celtic di Glasgow, traccia un bilancio complessivo della sua esperienza scozzese, soffermandosi sui temi più caldi del calcio di casa nostra. Da Ronaldinho ormai ad un passo dal Milan, al ritorno di Sheva in rossonero, alla lotta per lo scudetto, passando per i Rangers. Sì, perché i rivali cittadini saranno gli avversari della Fiorentina nella semifinale di coppa Uefa, e quale occasione migliore per svelare tutti i loro segreti?
"Sto vivendo una bella esperienza in Scozia, sono in un club fantastico e va bene cosi. Peccato che siamo fuori sia dal campionato che dalla Coppa di Scozia".
Nostalgia di casa?
"Per adesso non ho nostalgia di casa, dell'Italia e del nostro calcio. Sono contento magari avrei tenuto a vincere qualcosa.ma se arrivasse un 'offerta dall' Italia la prenderei chiaramente in considerazione, anche se adesso è ancora troppo presto per parlare di mercato".
Come valuti il deludente campionato del Milan?
"Pensavo sinceramente che andasse meglio. Per la qualificazione alla Champions League la vedo indietro rispetto alla Fiorentina che sta giocando in modo perfetto e ha fatto un campionato importante. Anche se non sarà facile, credo che una possibilità ci possa essere: ci devono provare".
Il motivo?
Sinceramente il Milan ha puntato di più sulla Champions e prima ancora sulla Coppa intercontinentale, tralasciando il campionato. Loro in Champions pensavano di fare meglio. Ma l'Arsenal ha dimostrato più voglia di vincere e ha contato la gioventù della squadra".
Ronaldinho è una voce solo mediatica?
"C'è di vero che Berlusconi le campagne elettorali non le sbaglia mai, può essere visto anche come mossa politica. Ma una cosa è certa: Ronaldinho tutti lo vorrebbero, ma penso che il Milan questa volta abbia battuto le altre squadre sul tempo. Quando il Milan vuole un giocatore, ci va prepotentemente".
Come si troverà in Italia?
"Penso bene, nel Milan ci sono tanti brasiliani, ma non ha bisogno di grande inserimento si saprà adattare subito bene al nostro campionato. Lui è un grande campione".
Tu che sei per forza di cose attento alle vicende "britanniche", che ci dici del ritorno di Sheva?
"Io guardo solo la televisione italiana. Posso dire che Sheva ha fatto il grande errore di andare via dal Milan. In Inghilterra il calcio è vissuto in modo diverso. Lui ha una grande volontà di tornare e visto l'ottimo rapporto con Berlusconi quasi come un padre, credo che alla fine potrà essere soddisfatto. Mi candido anch'io a tornare, visto che a quanto si legge molti non facendo la Champions andranno via".
Ma è un problema per un giocatore del Milan fare l'Uefa?
" Non credo che possa essere una bella cosa, se sei abituato alla Champions. La Champions l'ho provata quest'anno, è una competizione fantastica e magari qualche campione potrebbe effettivamente trovarsi a disagio. Io no anzi...".
Perché il Milan non punta su Borriello?
"Il Milan ha sempre cercato giocatori con un grande nome. Borriello ha fatto una grande stagione ma è la prima che fa. Al Milan servono grandi nomi come Ronaldinho e Sheva".
Cosa pensi del nostro campionato?
"Lo seguo sempre con grande attenzione. L'Inter ha perso punti per strada ma è sempre in vantaggio sulla Roma. La Fiorentina sta facendo un grande campionato. Ha giocatori importanti come lo stesso Pazzini che anche se non fa gol aiuta molto la squadra, quindi a volte le critiche sono ingiustificate".
A Mancini possono aver dato fastidio le voci di Mourinho?
"Sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Magari è stato condizionato dalle parole rilasciate subito dopo la sconfitta in Champions".
La Fiorentina incontrerà i Rangers di Glasgow, che partita sarà?
"Squadra che non gioca un grande calcio, ma è una compagine forte nel collettivo, unita. Ha una buona difesa, e sfrutta il minimo errore dell'avversario. Per la Fiorentina l'andata non sarà semplice vista l'atmosfera dei tifosi scozzesi".
Mancheranno giocatori come Ferguson e Thomson, un vantaggio?
"Sono giocatori chiave della squadra , i più bravi a giocare il pallone. Bene per la Fiorentina che non ci siano. Ferguson capitano giocatore continuo e dinamico, che ha fatto anche alcuni gol in questa stagione. Thomson fa da tramite tra centrocampo ed attacco.Buon mancino".
Un pronostico sulla finale di Uefa?
"Vedo Bayern contro Fiorentina. Squadre più importanti qualificate. Ma non so chi la spunterà sono due squadre dello stesso livello".
Sei stato cercato dalla Bundesliga cosa c'è di vero?
"Si è vero qualche squadra ha fatto un sondaggio, ma non ho pensato se effettivamente andare via o meno. Ora finirò il mio campionato e vedrò. Ma chiaramente, se dovessi mai cambiare, sarebbe solo per l'Italia".
Sappiamo che tu sei legatissimo al presidente Ruggeri, dell'Atalanta, che sta vivendo una situazione difficile a livello di salute, hai un augurio da fargli arrivare?
"Mi informo sempre delle condizioni del presidente a cui sono legatissimo. Persona forte che ha sempre combattuto le sue battaglie. Questa è una battaglia difficile ma sono sicuro che ne uscirà, lo spero con tutto me stesso".