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...con Sandro Mazzola

...con Sandro Mazzola
lunedì 16 giugno 2008, 00:002008
di Raffaella Bon e Gianluigi Longari

Con lui qualche speranza in più l'avremmo avuta. Lui è Sandro Mazzola, ed ogni tipo di presentazione sarebbe fuori luogo. Con uno dei reduci dall'unica vittoria azzurra in questa competizione, datata 1968, noi di Tuttomercatoweb abbiamo pensato di analizzare la situazione della spedizione italiana in Austria e Svizzera, cercando di porre l'accento sui problemi evidenziati fino ad oggi, cercando di individuare dei possibili rimedi. Nella speranza che il miracolo si possa compiere...

Che partita è stata quella contro i romeni?
"Ho visto una buona partita da parte nostra, lo spirito era giusto, avremmo potuto anche vincere".

Tante polemiche anche sul gol di Toni
"Un altro errore degli arbitri, non era assolutamente fuorigioco".

Intanto si fa sempre più piede l'ipotesi di un "biscotto"
"Non si può certo scartare quest'ipotesi. Anche noi nei panni dell'Olanda faremmo riposare i migliori, se ne fanno riposare 5 o 6 saranno meno forti ma se la giocheranno".

Tra l'altro l'Uefa ha autorizzato Van Basten a schierare le riserve
"Non c'è nulla che vieti di schierare un certo tipo di formazione, è la storia del calcio".

Quanto può avere inciso la scarsa vena di Toni, sul quale si puntava moltissimo?
"Beh il gol che ha fatto non gliel'hanno dato... siamo ancora un po' in ritardo di preparazione rispetto a qualcuno".

Alcuni sostengono che il campionato tirato sino all'ultimo possa avere influenzato la condizione dei nostri: è d'accordo?
"Io credo che non si possa pensare a questo nel modo più assoluto. L'Inter ha solo un nazionale, la Roma qualcuno in più ma non giocano... sono solo scuse stupide".

Cosa non sta funzionando?
"La prima partita qualcuno ha sentito troppo la responsabilità, qualcuno era stanco... non è mai un solo fattore a determinare una sconfitta".

Il gioco espresso, tra l'altro, non è stato certo dei migliori
"Siamo in un girone di ferro, è chiaro che contro squadre di tale valore serve essere al meglio per creare".

Anche la difesa è parsa piuttosto in crisi
"L'altro giorno ha funzionato a mio parere, ho visto più problemi in attacco e a centrocampo".

Esaminiamoli: a centrocampo cosa non è andato?
"L'abbiamo cambiato dalla prima alla seconda partita, ma evidentemente la formula non è ancora quella giusta".

L'attacco?
"Anche qui l'abbiamo cambiato, forse con Cassano ha funzionato un po' di più, ma il centrocampo è fondamentale anche per il reparto offensivo, e non funzionando, fa andare male tutta la squadra".

Grosso è una delle poche note positive riconfermatesi dal Mondiale
"Grosso ha fatto benissimo, ma lo stesso Zambrotta al di là dell'errore ha fatto bene. Tra l'altro sul gol di Mutu c'è anche un bel concorso di colpa da parte di Buffon... doveva uscire prima".

Forse su Grosso si sarebbe potuto insistere dall'inizio
"Donadoni ha fatto partire chi si era giocato la qualificazione, io avrei fatto come lui".

Nessuna critica al mister, dunque?
"Sono contro chi crocifigge Donadoni".

E adesso la Francia...
"Sia noi che loro ce la giochiamo, sarà dura ma se continuiamo a migliorare possiamo anche farcela".

E' fiducioso sulle possibilità dell'Italia?
"Una certa fiducia ce l'ho ma è difficile... quando non dipende solo da te è sempre complicata..."

Uscire al girone, da campioni del mondo in carica, sarebbe una bella umiliazione...
"Non solo noi, Francia e Germania corrono i nostri stessi rischi, nel calcio bisogna guardare avanti, non fermarsi su ciò che si è già fatto".