Fiorentina, Frey: "L'acquisto di Fabio mi fa riflettere. Vedremo..."
Nella corsa al quarto posto, alla fine temete solo il Milan?
Non direi. Visti gli ultimi risultati, in corsa ci sono anche Udinese e Sampdoria, oltre al Milan, che, per tradizione e ambizione, vuole il quarto posto a tutti i costi. Sarà una volatona mozzafiato, non bisogna fare passi falsi.
Meglio il quarto posto in campionato o la vittoria in UEFA?
"Dico che ce le vogliamo giocare entrambe. La UEFA non è la Champions League ma è una bella vetrina, ha il suo fascino, e poi il quarto posto, in merito ricordo solo che lo abbiamo già raggiunto due volte e poi ci è stato tolto per i ben noti motivi. Ci teniamo tantissimo, e anche se è difficile, proveremo a ottenerli tutti e due".
Come portiere vieni considerato una garanzia da tutti: personalmente, ti consideri ormai al livello di Buffon?
"Fa piacere essere accostato a un mito come Gigi, vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto in questi anni, ma lui ha il vantaggio di giocare con la Nazionale da molti anni e avendo vinto una Coppa del Mondo: mica poco".
Cesare Prandelli, l'allenatore che fa spiccare il volo ai giovani e che piace agli squadroni, ha appena detto che non vuole tradire Firenze: per te c'è la reale possibilità che vada altrove?
"Dico quello che ho detto parlando di me stesso a gennaio: nel calcio è ipocrita dire 'mai', dire di rimanere a vita in qualsiasi posto. Poi è vero che il mister sente questa piazza in maniera particolare: è riconoscente alla gente di Firenze per l'affetto che gli ha dimostrato in questi mesi così difficili per lui, credo che la sua intenzione sia di restare in viola".
La Fiorentina ha appena acquistato il portiere Fabio dal Cruzeiro e, se in gennaio sembravi più possibilista, adesso hai appena dichiarato che non ti muoverai da Firenze: andrà così al 100%?
"Anche nel mio caso, ripeto, nel calcio non sai mai quello che può accadere, però sì, vorrei restare, il progetto viola mi piace, poi bisogna vedere se anche dall'altra parte c'è la stessa volontà: il fatto che la società abbia preso questo nuovo portiere un po' fa riflettere, avendone già altri due oltre a me, di valore e prospettiva. A giugno ci siederemo a un tavolo e valuteremo insieme la situazione".
Purtroppo hai appena dovuto saltare la convocazione per Francia-Inghilterra per motivi di salute: a parte questo, sarai tu a difendere i pali francesi a Euro 2008, o temi qualche scherzetto all'ultimo di Domenech?
"Guarda, siamo ancora indietro anni luce dal fatto che sia io il titolare a Euro 2008, pensa che quando vado a volte faccio anche il terzo. Non so che dire, le ultime voci indicano che ci sarò anch'io tra i 23 nazionali francesi agli Europei, e questa è già una cosa che apprezzo, poi se giocherò lo si vedrà in seguito".
Raymond Domenech, appunto. Inspiegabilmente, a parte Vieira sembra snobbare i calciatori francesi che giocano nel campionato italiano, come può accadere?
"Forse perché lui sente in modo particolare la grande rivalità che c'è con l'Italia, soprattutto dopo i Mondiali, e per questo non vuol venire in Italia a vedere i giocatori"
Parlando più in generale, chi sono le favorite all'Euro 2008?
"Dico Francia e Italia, con il rischio di ritrovarci, se tutto andrà bene, in semifinale".
Alla fine, temete o no l'Italia?
"Non so, l'Italia è una grande nazionale, sono i Campioni del Mondo, ormai con voi c'è una rivalità enorme, tutti i francesi la sentono tanto e vogliono battervi: per noi sarà l'occasione di una pronta rivincita, ci stiamo preparando bene, la squadra è forte, siamo fiduciosi".
Che torneo ti aspetti in Austria/Svizzera?
"Di grande livello, più alto degli ultimi Europei che già erano buoni. Con tutto il rispetto per il resto del mondo, in Europa ci sono squadre fortissime, e inoltre, credo che ci saranno delle sorprese. In partenza non c'è nulla di scontato, è un torneo apertissimo, anche la Romania, per esempio, che fa parte del nostro girone, la danno per spacciata ma ha grandi giocatori che giocano in squadroni in mezza Europa: sarà dura batterli".
Facciamo un passo indietro. Chi era il tuo modello di portiere quand'eri ragazzo?
"Grandi modelli non ne avevo, anche perché all'epoca il livello tecnico dei portieri non era così elevato come oggi, però ammiravo Dino Zoff per la sua essenzialità, anche estetica, e mi piaceva anche il mitico russo, Lev Yashin".
Yashin, appunto, primo e ultimo Pallone d'Oro mai assegnato a un portiere finora. Ti dà fastidio che non ci siano quasi mai in corsa i portieri, Buffon a parte dopo Germania 2006?
"Si sa, per i difensori e i portieri è difficilissimo avere le stesse chance degli attaccanti, che dire, spero che il prossimo a vincerlo sia io, magari grazie a qualche vittoria importante con la Nazionale".
Senti, invece quali sono le giovani promesse tra i pali che hai notato ultimamente?
"Giocando in Italia seguo soprattutto la serie A, dove negli ultimi anni non stanno emergendo nuovi grandi portieri dai vivai purtroppo, anche se l'empolese Bassi ha tutte le carte in regola per diventare un grande".
Che cosa ti aspetti ancora dalla tua carriera?
"Tanto! Per ora, anche se sono contento della mia carriera, ho vinto ancora poco, solo una Coppa Italia con il Parma, che ha il suo fascino ma, con rispetto parlando, vorrei vincere qualcosa di più importante, con il club e la Nazionale, che finora non mi ha riservato grandi gioie".
Quindi, hai qualche rimpianto nella tua carriera, forse l'Inter?
"No affatto, anche se sono andato via dall'Inter conservo un ottimo ricordo dell'ambiente e della società. Non rimpiango nulla di quello che ho fatto, e andare a Parma, allora, signifcava andare in una delle cosiddette "Sette sorelle" del campionato, e ho fatto bene lì. Ora sto in un grande club, quindi va bene. La mia storia con la Nazionale resta per ora incompiuta e questo sì mi fa soffrire".
Oltre alla viola quali squadre italiane pensi siano il massimo?
"Inter, Milan e Juve. In particolare, queste ultime hanno un fascino, una storia e, a detta di tutti i giocatori che ci hanno giocato, un'organizzazione assolutamente uniche".
Per finire, raccontaci un po' di te: chi è Seb Frey nella vita privata, e cosa fa per staccare dal calcio?
"Ho una famiglia con due splendidi bambini, passo tutto il mio poco tempo libero con loro e mia moglie. Ogni tanto faccio qualche giro in macchina a Forte dei Marmi, le auto sono la mia grande passione, e, più raramente, un giro a piedi a Firenze, anche perché gli splendidi tifosi viola a volte mostrano un entusiasmo quasi esagerato, soffocante, ma sono veramente eccezionali".