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Fiorentina-PSV: vetrina di gioielli

Fiorentina-PSV: vetrina di gioielli
martedì 18 marzo 2008, 00:002008
di Federico Casotti
Nato a Milano il 12 Febbraio 1978, dal 2001 collabora con Eurosport e dal 2004 è anchorman e telecronista per Sportitalia. Profondo conoscitore del calcio nordeuropeo, da quattro stagioni è la voce ufficiale della Eredivisie su Sportitalia.

Non solo un quarto di finale di Coppa UEFA: la sfida tra Fiorentina e PSV ha tra i suoi motivi di interesse anche l'opportunità di vedere all'opera i tanti talenti pescati negli ultimi anni dal club della Philips, che negli ultimi anni ha superato l'Ajax per la sua capacità di mettere insieme una buona disponbilità finanziaria, un settore giovanile all'avanguardia e una rete di osservatori in grado di scovare i migliori prospetti in giro per il momento. Non c'è infatti continente che non sia rappresentato nella multietnica rosa del PSV. In un'analisi che sappia unire l'aspetto tecnico-tattico con quello del mercato, non si può non partire dal portiere, Heurelho da Silva Gomes. Un brasiliano che in Olanda si trova benissimo, avendo rinnovato con il PSV fino al 2011, ma che sembra già pronto per una serie A o una Liga: esplosivo nello scatto, teatrale al punto giusto, Gomes è stato decisivo nella serie di rigori contro il Tottenham. Qualche ansia di troppo gli arriva da una linea difensiva non impeccabile, ma nemmeno così malvagia. A destra Kromkamp si è ripreso dopo un doppio flop Villarreal-Liverpool che avrebbe steso chiunque, mentre in mezzo cresce a vista d'occhio Dirk Marcellis: 19 anni, prodotto del vivaio, negli ultimi mesi ha sbaragliato la concorrenza tenendo per sé una meritata maglia da titolare. Al suo fianco si alternano il messicano Salcido, partente a fine stagione, e il brasiliano Alcides, spesso a sua volta dirottato sulla sinistra alla luce dei pochi alti e molti bassi di Zonneveld, titolare fino a poche settimane fa. Più complesso il discorso dal centrocampo in su: Vergoossen schiera il PSV con un 4-5-1 assai poco "olandese", anche volendo interpretarlo come un 4-3-2-1. I tre della mediana sono: l'imprescindibile Simons, piglio da leader (non a caso capitano di PSV e Belgio) e vero baricentro della squadra, affiancato dai giovani Afellay e Bakkal. Entrambi figli di genitori marocchini, il primo è un centrocampista completo, che ha saputo affrancarsi dall'etichetta di erede di Van Bommel che gli era stata data ai tempi dell'esordio in Eredivisie a 17 anni, creandosi una propria identità di giocatore.

Bakkal ha invece un fisico da granatiere, e può giocare sia a centrocampo sia come punta d'appoggio in un eventuale 4-3-3, come fatto ad esempio lo scorso anno in prestito al Twente. E veniamo al tridente offensivo. A sinistra furoreggia da circa due mesi Balasz Dzsudzsàk, nome da codice fiscale e rendimento garantito. La più classica delle ali, capace di crossare, dribblare, segnare e sacrificarsi in copertura: non a caso, il PSV lo ha soffiato (per ora) a diversi club italiani. La punta centrale dovrebbe essere Danko Lazovic, che incarna perfettamente lo stereotipo del giocatore serbo o slavo in generale: grande tecnica, numeri d'alta scuola, carattere sin troppo indolente. Ciò nonostante, Vergoossen non pensa minimamente di metterlo in discussione, relegando così in panchina il prolifico Danny Koevermans, una controfigura di Bobo Vieri in salsa oranje. Rimane invece titolare, sebbene parzialmente fuori ruolo, Jefferson Farfan: i 42 gol delle due passate stagioni sono un lontano ricordo, visto che quest'anno è fermo a quota 5. In generale, la "Foquita" non sta vivendo la sua miglior stagione, visto anche il recente allontanamento dalla Nazionale per motivi disciplinari. Farfan che ha già annunciato l'addio all'Olanda a fine stagione (il PSV in contemporanea ha annunciato il nome del sostituto, Amrabat del VVV), l'Italia - e la Viola in particolare - sono piste "calde" da tempo. Vuoi vedere che quella vecchia volpe di Corvino, tra l'andata e il ritorno, ne approfitta per piazzare la sorpresa?