Gazzetta dello sport - Ribolle il vulcano Inter
Con buona pace di Massimo Moratti, l'Inter fa discutere anche nel giorno in cui torna a vincere e convincere. Anche al netto del labiale, quello di Ibrahimovic dopo la sostituzione contro il Palermo è il sesto episodio stagionale di insubordinazione nei confronti di Mancini. E una domanda inizia a serpeggiare, insieme al sospetto che la società non sostenga abbastanza il tecnico. Ma gli «indisciplinati» vengono multati? Pagano in qualche modo le proprie reazioni? In via Durini non amano pubblicizzare certe cose, ma in caso di espulsioni per colpe evidenti del giocatore, la sanzione arriva. E pesante.
Basti pensare che non solo per Maicon (calcio a Bogdani in Livorno - Inter), ma pure per Vieira (cacciato contro l'Empoli per proteste) è stato richiesto al Collegio arbitrale il massimo della pena (30% dello stipendio mensile). Altra cosa sono le insofferenze da sostituzione. L'Inter non prende provvedimenti perché i panni sporchi (se lo sono) li lavano in casa e in presenza di un tecnico che commenta «Da giocatore ne facevo anche di peggio» il problema non si pone.
Restano però i troppi precedenti. Inizia Figo, il 16 settembre, in Inter-Catania. Richiamato al 65', il portoghese prese a calci un cubo accanto alla panchina. Il 20 ottobre è invece Adriano a rifiutare la mano di Mancini dopo un cambio al 56'. Il 24 febbraio c'è il Vieira furioso di Genova. E siamo a Inter-Liverpool, 11 marzo. Prima Figo si rifiuta di entrare (anche se il portoghese smentirà) con l'Inter sotto di un gol e di un uomo e poi Vieira lascia il campo a passo lento e polemico. Sino all'Ibra di domenica. Ciò detto, va anche sottolineato che gli interessati hanno dato prova di grande professionalità: Figo e Vieira, con il Palermo, hanno risposto sul campo.