Gazzetta dello Sport - Ronaldo: "Tornerò prima nel Flamengo"

Ronaldo, ce la farà a giocare ancora? «Sto lavorando per quello, 4 o 5 ore al giorno. Il recupero devo farlo comunque: per giocare con gli amici sulla spiaggia e avere una vita normale. Ma i medici, anche nell'ultimo controllo qui a Parigi, mi hanno dato tutte le speranze e le garanzie di cui avevo bisogno. A quasi due mesi dall'intervento il ginocchio si presenta molto meglio dell'altro allo stesso stadio post infortunio».

Quanta voglia ha ancora di fare il giocatore? «Tantissima. Io non so immaginarmi ancora una vita senza calcio. Nelle prime settimane ero distrutto, nel fisico e nel morale. Una devastazione. Poi i primi progressi: tutto comincia a funzionare. Mi muovo, dopo tanto tempo passato come un vegetale. È lunga ancora, forse 4 mesi per cominciare a correre, ma la ripresa sarà più veloce della prima volta».

Vuole tornare nel Milan? «Con la mia squadra c'è un rapporto molto bello: lì avrò sempre le porte aperte, ma devo essere all'altezza. L'idea è quella di ripresentarmi qualche mese in Brasile, magari nel Flamengo che è la squadra per cui tifo. E se va tutto bene, riaffacciarmi in rossonero».

Dovrà conquistare un peso forma più accettabile. «Del mio peso si parla tanto, ma nessuno sa come stanno davvero le cose. I 75 chili di quand'ero ragazzo non sono più attuali. Sono diventato campione del Mondo a 86-87 chili, come quando ero nell'Inter. Più o meno. Certo, adesso ho messo su qualcosa per l'inattività. Ho la fortuna di mangiare sano, non mi piacciono dolci e ghiottonerie varie».

Se dovesse masterizzare un cd per suo figlio con le immagini migliori della carriera, che cosa sceglierebbe? «Il Ronaldo più forte e decisivo è stato quello del mondiale 2002».