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Gazzetta - Inter: Adriano, la ricetta Mourinho: "Riposo, pane e acqua"

Gazzetta - Inter: Adriano, la ricetta Mourinho: "Riposo, pane e acqua"
giovedì 23 ottobre 2008, 10:302008
di Andrea Losapio

Adriano cresce. A piccoli passi, ma costanti. Non è ancora l'Imperatore 2004, se però si pensa che un anno fa lo si offriva praticamente gratis purché qualcuno si sobbarcasse il pluriennale contratto multimilionario... Insomma, Mourinho costerà pure caro, ma di questo passo finirà per ripagare molto presto gli sforzi economici di Moratti.

HULK ADRI - "Il mister mi dà tranquillità - ammette Adriano -, con lui mi trovo bene, mi chiama spesso a casa e controlla che faccia una vita da professionista. Faccio quello che mi dice. Miglioro giorno dopo giorno, non sono ancora al massimo, ma sto tornando Hulk. L'importante è non mollare mai in allenamento, e in questo mi sta aiutando una vita privata molto più tranquilla". Gli piace giocare accanto a Ibra, "perché è un grande e dialogare con lui è la cosa più facile del mondo". Dopo il gol è andato a salutare l'intera panchina, "ma in particolare Quaresma, che prima della gara mi aveva detto che avrei segnato". Il gol numero tre in questa stagione, il diciottesimo in Champions League (nessuno come lui nella storia dell'Inter), il settantesimo in nerazzurro. In Europa viaggia a oltre un gol ogni due gare, "con quel fisico lì non può che fare grandi cose - dice Mourinho -, gli basta dormire bene e vivere a pane e acqua. Comunque, in avanti problemi non ce ne sono, è a centrocampo che siamo contati, ora si è fermato pure Cambiasso. Penso però che il Cuchu non abbia niente di grave, l'esperienza lo ha aiutato a fermarsi in tempo".

VITTORIA NON SCONTATA - Il tecnico portoghese parla poi di "tre punti fondamentali, la qualificazione è a un passo, ma io voglio il primo posto. Non era facile questa sera, perché quasi tutta la squadra veniva da un periodo durissimo, fatto di lunghi viaggi, partite internazionali e pochi allenamenti. Lo stop di Cambiasso non è un caso...". Un solo gol e le solite molte occasioni fallite, "per questo non accetto che si parli di Inter che fatica a creare, fatichiamo a segnare, questo sì: sono due cose diverse. E poi il problema è ristretto a San Siro". Respinge domande troppo tattiche, "perché per me la testa è più importante della tattica - dice a Mediaset -, l'ho già detto più volte".

E SU BALOTELLI E QUARESMA... - Ancora zero minuti per Mario Balotelli, e in molti si chiedono che cosa debba fare il baby prodigio per trovare più spazio. "Semplicemente fare la sua strada - è la risposta di Mourinho -, che non è facile con tanta concorrenza. Mario è comunque un grande giocatore e le sue caratteristiche gli permettono di svolgere qualsiasi ruolo là davanti". Scudo alto, invece, contro chi critica Quaresma: "Fra due mesi parlerete tutti in maniera molto diversa di Ricardo". Battute conclusive su Beckham ("Va al Milan? Noi abbiamo già 29 giocatori...") e Ibrahimovic, "uno che deve giocare sempre per il bene della squadra e la gioia dei tifosi".

DA VALUTARE CAMBIASSO - Da questa mattina si comincia a pensare al Genoa. Prevista una sola seduta: leggera per chi ha giocato ieri, più intensa per il resto del gruppo. Un giorno di riposo, invece, per i sudamericani Zanetti, Maicon, Julio Cesar e Mancini, ovvero i più "spremuti" in queste ultime settimane fra nazionale e impegni di club. Esami in vista per Cambiasso, alle prese con un problema muscolare alla coscia destra. Intanto, Maxwell ha buonissime possibilità di essere a disposizione già per domenica pomeriggio: è l'unico pronto a lasciare definitivamente l'infermeria nerazzurra. Ci vorrà invece almeno una settimana in più per rivedere in campo Jimenez e Vieira.