Gazzetta - Ronaldinho non ci sta: "Non rinuncio a Pechino"
Ronaldinho non ci sta. Il Barcellona gli vieta di partecipare all'Olimpiade di Pechino? Lui reagisce con fermezza, dichiarando alla stampa brasiliana di voler far parte a tutti i costi della lista dei convocati dal c.t. verdeoro Dunga per Pechino. E' un altro segnale inequivocabile del deterioramente dei rapporti tra Ronnie e il club blaugrana: una situazione che spinge il brasiliano sempre più lontano dal Barcellona e autorizza i pretendenti a sperare, Milan in testa.
CALENDARIO FIFA - A San Paolo, dove si trovava per presenziare a un'amichevole a scopo umanitario, Ronaldinho ha appreso la decisione del Barça di convocarlo per i primi allenamenti in vista della nuova stagione: mettersi subito agli ordini del tecnico Pep Guardiola significherebbe, di fatto, essere escluso dalla Seleçao che cercherà di conquistare l'oro all'Olimpiade cinese. Il Barcellona si è appellato al calendario ufficiale della Fifa, che non inserisce i Giochi tra le manifestazioni che obbligano i club a lasciar partire i giocatori. E Ronnie ha fatto chiaramente capire che non ha alcuna intenzione di obbedire agli ordini.
ONORE IRRINUNCIABILE - "Mi vedo all'Olimpiade, non posso credere che sarò costretto a rimanere lontano da Pechino - sono state le parole di Ronaldinho davanti ai microfoni, in conferenza stampa -. Il mio obiettivo è quello di preparare al meglio i Giochi (unico trofeo importante che il Brasile non ha mai vinto, ndr), un onore che viene concesso a pochi giocatori. Sono molto felice e motivato per essere stato selezionato". Roberto de Assis, fratello e agente di Ronnie, proverà a gestire la delicata situazione e ha già iniziato a mediare, dichiarando che "il Barcellona ha sempre trattato bene Ronaldinho e di certo sarà trovata una soluzione che soddisferà tutti". Ma la frattura tra il fuoriclasse brasiliano e i colori blaugrana è evidente. Gli effetti si vedranno entro la fine dell'estate.