Il Secolo XIX - Fornaroli: "Cassano mi esalterà"
«Muy felice». Bruno Fornaroli è molto contento di essere un giocatore della Sampdoria. L'attaccante uruguaiano lo ha detto ieri, appena uscito dal centro il Baluardo, al Porto antico, terminate lunghe e accurate visite mediche che lo hanno trovato in salute. Lo ha detto ieri, insieme ad altre scarse parole «felice anche di giocare insieme a Cassano» anche se un giocatore della Sampdoria non lo era ancora. Mancava ancora, infatti, il contratto controfirmato da Alberto Alarcon. Il presidente del Nacional Montevideo ha fatto ritorno nella sede della società nel corso della notte italiana (dati i parecchi fusi, laggiù era giorno). Se tutto, nel frattempo, sarà andato per il verso giusto, stamattina, alle 11, il giocatore sarà presentato nella sede blucerchiata, a Corte Lambruschini.
Davanti all'ingresso principale del Baluardo, c'era nei ragazzini che aspettavano l'uscita dell'attaccante, lo stesso interesse che riguarda un po' tutti i tifosi blucerchiati: chi è questo Fornaroli, per il quale la Sampdoria spenderà tre milioni di euro per avere la metà del cartellino? «Un calciatore molto valido - dice il suo procuratore per l'Uruguay, Oscar Betancourt (in Italia ne ha un altro, è Vincenzo D'Ippolito) - che ama giocare la "pelota"». L'esatto contrario dell'attaccante al quale lui dice di ispirarsi, Pippo Inzaghi, che la pelota la gioca poco e ama più che altro metterla in porta. «No - dice Betancourt - è un giocatore rapido e dotato di buona tecnica, è esploso nella stagione scorsa, ha fatto quindici gol in campionato e due in Coppa Libertadores». Rubacchiando su YouTube i video delle sue giocate, si direbbe che il suo agente sudamericano abbia ragione. Bruno gioca la pelota, la accarezza con garbo, ama il bello nel gol, non il gol e basta come Superpippo. Ama anche l'Italia, dice di amare già pure Genova e la Sampdoria, lo dice in un'intervista rilasciata a Daniel Rosa del Pais di Montevideo.
«Sì, ora sono tranquillo, è stata lunga l'attesa però ne è valsa la pena perché si è conclusa con la miglior squadra. La Sampdoria è qualificata per giocare la Coppa Uefa, ha l'aspirazione di arrivare sempre in alto in serie A e la cosa più importante per me è che gioca un calcio che favorisce le mie caratteristiche, perché non gioca un futbol aereo, piuttosto il suo stile è utilizzare due punte piccole e rapide». Quindi si vede già bene in coppia con Cassano? «Mi hanno parlato molto di lui. E' l'idolo, la tifoseria e i dirigenti lo amano».
Per adesso, il punto di riferimento di Bruno è stato un altro giocatore, giocatore che i tifosi italiani conoscono bene. «E' stato Ruben Sosa a convincermi che il mio futuro era in Italia. Adesso Ruben allena nel settore giovanile del Nacional. Per me è stato sempre un punto di riferimento». Anche come attaccante versatile: «Sì, penso di poter interpretare qualsiasi ruolo offensivo. Anche come esterno avanzato al servizio di una punta centrale». Aggiustando un po', seconda punta con Cassano prima.
Questione di dettagli burocratici, dunque, poi l'avventura blucerchiata può iniziare, e Bruno Tuna Fornaroli può voltare pagina della sua vita. «Il bello - dice l'attaccante - è che la Sampdoria ha gli stessi colori del National. La maglia è molto bella. Al National sarò sempre grato per tutto ciò che mi ha dato. Ora ho questa nuova opportunità e spero che vada tutto bene».
Lo spera anche l'amministratore delegato della Sampdoria, Beppe Marotta, che per Fornaroli ha fatto un blitz decisivo in Olanda. Ecco il racconto di D'Ippolito, il procuratore "italiano" del Tuna: «Marotta lo ha strappato al Psv con un blitz venerdì, e sono felice che il mio assistito possa confrontarsi con il nostro calcio. Con Cassano può sposarsi in campo per le caratteristiche tecniche, vista la rapidità e il raccordo di azione. Fornaroli-Cassano sarà una grande coppia goal».