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Il Secolo XIX - Genoa, meno 5 al via

Il Secolo XIX - Genoa, meno 5 al via
martedì 26 agosto 2008, 10:102008
di Gianluigi Longari

Il destino ha voluto che le avversarie delle prime due giornate di campionato affrontassero il Genoa con turno alternato: Milan e Catania l'anno scorso, Catania-Milan ora. E allora sotto con il Catania (domenica al Massimino) per un avvio che, se non è in salita, è quantomeno «divertente» come sottolinea il diesse Rino Foschi che dei campi siciliani ne sa qualcosa. A dire il vero la formazione di Walter Zenga è avversario alla portata del Grifone, ma a priori sono le condizioni ambientali (caldo ed euforia etnea) a preoccupare.

A Catania, soprattutto nei primi 25'-30', amnesie difensive e cali di concentrazione come quelli di Coppa potrebbero costare caro. Se il valore dell'avversario cresce, proporzionalmente ci si aspetta un'attenzione maggiore anche da parte dei rossoblù del terzetto difensivo.

I novanta minuti di domenica garantiscono comunque sul pacchetto arretrato. Beppe Biava si conferma l'elemento più in palla. Non farà stropicciare gli occhi con giocate da cineteca, ma non sbaglia un intervento e, se la situazione contingente consiglia palla in tribuna, lui esegue. Il Mantova e soprattutto Corona hanno invece mostrato ancora qualche limite di condizione di Matteo Ferrari che pian piano sta assimilando schemi e ritmi di Gasperini, ma soprattutto risale la corrente di una condizione che non può essere ottimale dopo mesi di inattività.

Per non correre rischi, comunque, mister Gasperini ha inviato sabato sera in Sicilia il suo secondo per mettere in luce pregi e difetti dei rossoazzurri catanesi e studiare le contromisure. L'assenza di Milanetto (squalifica) e l'indisponibilità di Matteo Paro in recupero dall'intervento al legamento del ginocchio («Serviranno ancora una ventina di giorni per vederlo in campo» ammette il Gasp) impongono alternative in mezzo al campo. Marco Rossi si è adeguato al ruolo inedito di centrale facendo anche cose buone. Ma si è adattato e non gli si possono certo chiedere fantasie.

Purtroppo è il ritardo tattico di Giandomenico Mesto sulla fascia destra che non lascia tranquilli. L'ex udinese infatti non ha ancora trovato la posizione ideale in campo, con il risultato di non riuscire a creare una catena offensiva pericolosa con Sculli e lasciando voragini quando bisogna coprire. La trazione anteriore delle compagini di Gasperini richiede un adeguamento rapido alla situazione, anche se l'alternativa Rossi su quella fascia non necessita di provvedimenti immediati.

Anche perché Ruben Olivera è una garanzia in attacco. Forza fisica, condizione atletica e qualità tecniche di primissimo livello ne fanno al momento l'uomo immagine del Genoa di Gasperini che, nonostante qualche limite da superare, lo ha buttato a piè pari nella centrifuga dell'area di rigore, dove il Pollo dimostra di trovarsi a meraviglia.

Insomma è un gruppo che deve trovare ancora l'amalgama migliore - e sarebbe impossibile altrimenti - per portare l'aliscafo rossoblù a navigare a memoria nel mare insidioso dello Stretto di Sicilia, ma come ha sottolineato il tecnico i presupposti sono incoraggianti. Sul terreno catanese potrebbero risultare decisive le qualità di palleggio e la velocità di Andrea Gasbarroni, promosso titolare di coppa per la sua più rapida adattabilità al rientro rispetto a Palladino.