La Stampa - Juve: torna in auge Stankovic, voce Van Persie
Assicurano tutti, dall'amministratore delegato in giù, che le compere sono finite e la Juve già confezionata: salvo poi aggiungere, qualcuno, sottovoce, «per adesso». Fra la certezza dell'attualità e la sospensione del giudizio proiettato nel prossimo futuro, ci sta un mese di test robusti in giro per l'Europa, a partire da quello di mercoledì a Copenaghen contro il Broendby, il più soffice, oltre ai preliminari di Champions League. Se mai qualcosa scricchiolasse, allora, il portone si riaprirebbe perché «non c'è l'obbligo di spendere tutti i soldi a disposizione» (copyright Blanc), ma neppure il divieto di rimediare finché si può.
L'area di intervento, a meno di catastrofi difensive, resterebbe il centrocampo, perché è lì che la società ha più dibattuto nelle riunioni interne. Ripetuto che la prima scelta di Claudio Ranieri, e del club, sarebbe stato Alberto Aquilani («Uno fuori dalla media»), l'altro che molto piaceva era Dejan Stankovic («Un giocatore che sa fare quattro ruoli»). Scelto Poulsen, con l'accordo di tutti, le partite diranno se il danese basta per rinforzare la compagnia, soprattutto contro avversari che si presenteranno più forti di un anno fa. Dimenticando Xabi Alonso, che costava molto prima, figurarsi ora dopo l'acquisto del mediano concorrente, il maggiore indiziato resta il serbo dell'Inter: fosse possibile il prestito semi-gratuito, la Juve se lo sarebbe già preso, tanto per far capire che la tipologia del piede va molto bene ai bianconeri.
Non resta che aspettare: magari l'Inter non lo svenderà del tutto, ma qualche sconto a fine agosto potrebbe farlo. Senza Lampard, uno come Stankovic farebbe comodo, ma Mourinho non pare proprio volergli stendere il tappeto sotto i piedi: «Spero che torni quello visto con la Lazio», è stato il benvenuto del tecnico il giorno del raduno. A trattativa in corso, la richiesta era sui 10-12 milioni di euro, ampiamente trattabile, mentre la domanda del giocatore s'aggirava sui 3,5 milioni a stagione. L'una e l'altra, fra un mese, potrebbero essersi abbassate. Riuscendo a piazzare Tiago (Monaco o Atletico Madrid) e Almiron (Panathinaikos oltre alla Fiorentina), se ne andrebbero pure due stipendi pesantini: rispettivamente 2,6 e 1,1 milioni all'anno. Si vedrà.
Sul tema, dopo la bufera da parte di alcuni tifosi bianconeri, anche Giovanni Cobolli Gigli ha lasciato spiragli: «Stankovic? Per ora lo escludo». Come su tutto il mercato: «Sapete tutti - aveva detto il presidente - che i colpi si fanno fino a fine agosto ma, se devo essere sincero, se non capita qualcosa di straordinario noi abbiamo chiuso». Frase che l'ad Blanc aveva sottoscritto: «Il presidente ha ragione, ma penso che la squadra sia chiusa». Non fosse così, Stankovic potrebbe stare dietro le punte, nel centrocampo a rombo, o fare da vice Nedved, dando quella qualità che, in mezzo, pare non abbondare. Ieri, intanto, i tabloid inglesi narravano di una super offerta bianconera per l'attaccante dell'Arsenal Robin Van Persie, fra i 15 e i 18 milioni di sterline, ben oltre i 22 milioni di euro: auguri.